Comunicati – Reclamo-Protesta contro il “Rosatellum” (07/10/2022)
Care amiche e cari amici,
il 25 settembre 2022 migliaia di elettrici ed elettori hanno presentato un Reclamo-Protesta contro la vigente legge elettorale, come confermato dalle numerose vostre comunicazioni di adesione alla protesta che ci avete inviato, cosa della quale vi ringraziamo perché ci aiuta a dare slancio al nostro continuo impegno per giungere a una nuova legge elettorale rispettosa dei principi costituzionali.
Il “Rosatellum” infatti, non solo presenta molteplici aspetti d’incostituzionalità: l’impossibilità di scegliere i candidati tra le liste bloccate decise dai partiti; l’assenza di voto disgiunto che lega obbligatoriamente il candidato uninominale alle liste coalizzate; la disuguaglianza di numero di seggi tra territori a parità di popolazione; la discriminazione tra minoranze linguistiche, alcune tutelate e altre no, ma rende contorta la sua applicazione tanto che a quasi due settimane dal voto non sono ancora stati proclamati la maggioranza degli eletti.
Tutte queste anomalie hanno reso il voto indiretto, non libero, impersonale e non eguale, producendo un Parlamento di nominati cui manca il sostegno personale e diretto del corpo elettorale. Ciò ferisce la logica della rappresentanza consegnata dalla Costituzione (Corte Costituzionale sentenza n. 1/2014).
La protesta contro il Rosatellum ha avuto una sorprendente adesione a livello nazionale, ne hanno parlato alcuni periodici, radio e tv locali. In alcune località ha raggiunto punte particolarmente alte, come nella provincia di Bari con oltre mille reclami e nel Comune di Ostana (Piemonte), una piccola comunità di lingua occitana, in cui il 57% degli elettori hanno presentato il reclamo ai seggi (gli occitani delle valli piemontesi, come gli albanesi di Calabria e i grecanici del Salento sono stati discriminati rispetto alla minoranza di lingua tedesca).
Questa diffusa protesta civica di migliaia di cittadine e cittadini, sostiene i ricorsi giudiziari presentati in diversi tribunali e intende sollecitare le Giunte delle Elezioni di Camera e Senato a trasmettere i reclami alla Corte costituzionale, affinchévaluti i profili d’incostituzionalitàdel Rosatellum.
La protesta può continuare: sono in preparazione nuovi ricorsi contro la convalida degli eletti che ogni elettore potrà inviare alle Giunte delle Elezioni entro 20 giorni dalla loro proclamazione (presumibilmente entro il 20 ottobre).
Ci rivolgiamo a tutte e tutti, ma in particolare a chi ha presentato il Reclamo al seggio e intende proseguire l’impegno civile per il ripristino del diritto costituzionale di scegliere i propri rappresentanti con un voto libero, personale, uguale e diretto.
A breve seguiranno indicazioni, modulistica e istruzioni per la nuova fase di ricorsi.
Un saluto cordiale a tutte e tutti voi
Coordinamento per la Rappresentanza (e contro il Rosatellum)
Ricorsi contro la legge elettorali alle Giunte Elettorali di Camera e Senato senza avvocati