Home › Forums › 10 – FARE il cambiamento › Assicurare l’Iter parlamentare delle LIP (Leggi Iniziativa Popolare)
- Questo topic ha 5 risposte, 2 partecipanti ed è stato aggiornato l'ultima volta 3 anni, 7 mesi fa da Leonello Zaquini.
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ASSICURARE L’ITER PARLAMENTARE DELLE LIP (LEGGI DI INIZIATIVA POPOLARE) l
La Costituzione italiana e la legislazione prevedono lo strumento delle Leggi di iniziativa popolare a voto parlamentare, dette anche in letteratura “Agenda di iniziativa popolare”. Purtroppo però una volta raccolte le firme ( 50 mila) la maggior parte delle leggi messe in “agenda” non solo non vengono votate dal Parlamento, ma non vengono nemmeno discusse. in 35 anni (dal 1979 al 2014) su 262 leggi 137 non sono state nemmeno discusse e delle rimanenti solo 3 sono state approvate, in quanto incorporate in leggi presentate da partiti. Il lavoro di raccolta di 13 milioni di firme da parte dei cittadini vanificato.
Richiediamo che queste leggi vengano quanto meno trattate dal Parlamento entro un certo lasso di tempo, e se questo non dovesse essere fatto allora la legge passerebbe al voto popolare.
Questa soluzione è stata già presentata nel nostro Parlamento in diverse occasioni: nel 2008 dalla Sen. Adamo ed in seguito dal Deputato D’Uva (2018). Occorre esigere l’introduzione della regola.
= = =
Iserito nel DOC “Fare il cambiamento”Stanza videoconferenza:
- Questo topic è stato modificato 4 anni fa da portavoce.
- Questo topic è stato modificato 3 anni, 11 mesi fa da portavoce. Motivo: link videoconferenza
- Questo topic è stato modificato 3 anni, 8 mesi fa da Leonello Zaquini.
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Leggi di iniziative popolare, dimenticate dalla nostra politica
ricavo l’indicazione:
“Delle 260 proposte infatti, 137 (53%) non sono state neanche mai discusse in Commissione, rimanendo nei cassetti di Camera e Senato”.
Il dato si riferisce la periodo di tempo: 1979 2014.Inoltre:
“Dall’VIII Legislatura (1979) ad oggi [ 31 ottobre 2014 ]i disegni di legge di iniziativa popolare sono stati ben 260, e solamente 3 sono riusciti a completare il proprio iter legislativo (1,15%). Le tre proposte diventate leggi risalgono rispettivamente al 1983, 1992 e 2000.
Tre meglio che nulla? Si, se non fosse che tutte e tre le proposte sono diventate legge solamente perché accorpate in Testi Unificati con proposte di iniziativa parlamentare o governativa.
”= = =
INteressante anche questo artocolo che mette in evidenza che la porposta del “Referendum propositivo” includeva anche l’obbligo di trattare le LIP.( Notevole anche che l’articolo sia del FQ … che non parla MAI di DD … eccezione alla regola!).
Dall’articolo:
“Come già previsto dal testo depositato a ottobre dal deputato Francesco D’Uva, tutte le proposte di legge di iniziativa popolare dovranno essere approvate dalle due Camere entro un anno e mezzo; nel caso in cui questo non avvenga, o se le Camere dovessero approvare un testo diverso, si passerà direttamente a una consultazione referendaria con quorum al 25%, quorum dunque non “partecipativo” ma approvativo, con la facoltà di scegliere quella originaria e quella eventualmente modificata dal Parlamento”.
- Questa risposta è stata modificata 3 anni, 9 mesi fa da Leonello Zaquini.
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ASSICURARE L’ITER PARLAMENTARE DELLE LIP (leggi di Iniziativa Popolare)La Costituzione italiana e la legislazione prevedono lo strumento delle Leggi di iniziativa popolare a voto parlamentare, dette anche in letteratura “Angenda di iniziativa popolare”. Purtroppo però una volta raccolte le firme ( 50 mila) la maggior parte delle leggi messe in “agenda” non solo non vengono votate dal Parlamento, ma non vengono nemmeno discusse. in 35 anni (dal 1979 al 2014) su 262 leggi 137 non sono state nemmeno discusse e delle rimanenti solo 3 sono state approvate, in quanto incorporate in leggi presentate da partiti. Il lavoro di raccolta di 13 milioni di firme da parte dei cittadini vanificato.
Richiediamo che queste leggi vengano quanto meno trattate dal Parlamento entro un certo lasso di tempo, e se questo non dovesse essere fatto allora la legge passerebbe al voto popolare.
Questa soluzione è stata già presentata nel nostro Parlamento in diverse occasioni: nel 2008 dalla Sen. Adamo ed in seguito dal Deputato D’Uva (2018). Occorre esigere l’introduzione della regola.
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Proposta LZ – 04-03-2021- Questa risposta è stata modificata 3 anni, 9 mesi fa da Leonello Zaquini.
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Discussionde l 8-05-21:
Alex MariniPotreste fare un’email bombing per chiedere di attuare la disposizione regolamentare https://piudemocraziaintrentino.org/2018/01/30/riforma-del-regolamento-del-senato-corsia-preferenziale-per-la-trattazione-dei-disegni-di-legge-di-iniziativa-popolare/
Ed anche:
http://www.senato.it/leg/18/BGT/Schede/Ddliter/48611.htmhttp://www.senato.it/1044?articolo=1066&sezione=150
- Questa risposta è stata modificata 3 anni, 7 mesi fa da Leonello Zaquini.
- Questa risposta è stata modificata 3 anni, 7 mesi fa da Leonello Zaquini.
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Come deciso nella riunione del 15-05-21, archiviamo anche qui:
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Egregi senatori/senatrici della 1ma Commissione del Senato,
siamo un comitato che si prefigge, come il nome sottende, di lavorare per aumentare la Democrazia in Italia.Saremmo interessati a conoscere le motivazioni che hanno impedito la regolare prosecuzione dell’iter nei tempi previsti dal nuovo regolamento per l’affronto delle LIP.
In riferimento agli atti del senato n.2 e n.3 già assegnati, e molti altri, sembra non sia stato applicato il regolamento del Senato per la trattazione dei disegni di legge ad iniziativa popolare, che prevede la conclusione dell’esame degli stessi entro 3 mesi dall’assegnazione.
Tale regolamento del Senato ( Art.74 ), è attivo dal 20 dicembre 2017.Nel dettaglio, riguarda la modifica relativa alle modalità di trattazione dei disegni di legge di iniziativa popolare previsti dall’art.71 della Costituzione e la cui presentazione è disciplinata dagli art. 48 e 49 legge 352/1970. In particolare, con l’art.3, comma 1, lettera e) della riforma, è stato introdotto un comma all’art.74 del Regolamento che prevede una corsia preferenziale per la trattazione dei disegni di legge di iniziativa popolare.
La riforma organica del Regolamento del Senato è stata pubblicata nella Gazzetta Ufficiale (18A00362) Serie Generale n.15 del 19-01-2018 ed entrata in vigore a decorrere dalla XVIII legislatura.Articoli correlati con alcuni esempi di LIP non ancora presi in esame:
Riforma del Regolamento del Senato: corsia preferenziale per la trattazione dei disegni di legge di iniziativa popolare
Art.74 del regolamento del Senato
http://www.senato.it/1044?articolo=1066&sezione=150Atto Senato n.2
Indizione di un referendum di indirizzo per la rifondazione di un’Unione europea democratica e federale basata sui popoli e sulle regioni, per l’adesione all’Area Euro limitata ai territori che rispettano il pareggio di bilancio e per il coinvolgimento del popolo nelle procedure di approvazione dei trattati europei.
21 giugno 2018: assegnato (non ancora iniziato l’esame)
http://www.senato.it/leg/18/BGT/Schede/Ddliter/48611.htmAssegnato alla 1ma Commissione Affari Costituzionali
http://www.senato.it/leg/18/BGT/Schede/Commissioni/0-00001.htmAtto Senato n.3
Introduzione del principio di ammissibilità per i referendum abrogativi sulle leggi tributarie e di ratifica dei trattati internazionali
21 giugno 2018: assegnato (non ancora iniziato l’esame)
http://www.senato.it/leg/18/BGT/Schede/Ddliter/48612.htmAssegnato alla 1ma Commissione Affari Costituzionali
http://www.senato.it/leg/18/BGT/Schede/Commissioni/0-00001.htmNell’attesa di un vostro auspicato riscontro, salutiamo cordialmente
Nicola Ragno
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