Home Forums 4 – Democrazia rappresentativa – problemi e suo potenziamento. Difficoltà a interpellare correttamente le persone.

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    • #1349 Score: 0
      Luciano Grandis
      Partecipante
      2 punti

      Cari amici democratici diretti. Nell’opera di sensibilizzazione alla partecipazione dei miei concittadini mi sono imbattuto in un problema che all’apparenza sembrerebbe “tecnico” ma che forse è molto di più. Vorrei sentire le vostre opinioni in merito e, se possibile, avere consigli. Si tratta di questo. Il CPC Piossasco ha avviato un’iniziativa che consiste nel chiedere ai Cittadini cosa vogliono dal futuro Sindaco di Piossasco (da noi si va ad elezioni). Lo strumento utilizzato è un questionario anonimo che devono compilare e restituire. In un primo momento abbiamo fornito caselle del tutto bianche per non influenzare in alcun modo le risposte. Risultato: risposte generiche, alcune di spessore, altre del tutto irrilevanti, altre strampalate, altre attinenti a problematiche personali; insomma molto difficili da gestire considerando che poi andrebbero votate e presentate ai candidati Sindaco. Si è pensato allora di fornire degli esempi di risposta con relativa casella da spuntare del tipo “Sei favorevole alla chiusura del centro storico?” “Preferisci potenziare i parcheggi (da noi è un problema cronico) o aumentare le aree verdi?”. In questo modo però è sorto subito il problema che le domande diventano lo specchio della sensibilità del proponente e danno l’imbeccata al Cittadino costringendolo in un ambito forzato. Insomma, da un semplice questionario, dal quale si vorrebbero avere risposte da proporre all’amministrazione, è emerso un problema tecnico importante: come ottenere pareri senza influenzare in alcun modo la risposta (alla Renzi).  Aggiungerei anche il problema di come ottenere pareri su argomenti di “spessore” simile poiché aggiungere cestini non ha certo lo stesso spessore di una chiusura del centro storico. Cosa ne pensate? Grazie.

    • #1350 Score: 0
      portavoce
      Amministratore del forum
      17 punti

      Purtroppo solo le discussioni pubbliche possono portare qualche proposta valida.

      Ci sono vari metodi per organizzarle e condurle tutti parte della democrazia partecipativa.

      Spesso queste riunioni sono organizzate dagli amministratori ma possono anche essere organizzate dai cittadini.

      Se si desidera una partecipazione vera è preferibile che sia evidente una organizzazione apartitica altrimenti la cosa la possono evidentemente organizzare i partiti.

    • #1351 Score: 0
      Leonello Zaquini
      Moderatore
      107 punti

      Caro Luciano,

      Il problema che presenti e’ purtroppo ricorrente in diversi campi di attivita’.
      Lo verifico quando ( una volta al mese ) organizzo la ” table citoyenne ” : mi metto in piazza ed ascolto i ” reclami ” dei cittadini.
      Poi li riferisco in Consiglio comunale.

      Quando insegnavo  ( adesso sono in pensione ) , alla fine di ogni semestre chiedevo agli studenti di dare un ” giudizio” sul mio corso.

      Come vedi , anche se in campi molto diversi, si tratta di ” strumenti di democrazia Partecipativa “.

      In entrambi i casi si verifica ESATTAMENTE quello che dici tu : il ” popolo ” si esprime male” .

      Cosi facendo contribuisce a che si crei un DISTACCO tra ” vertici ” e ” popolo “: i ” vertici ” ( i politici …. i professori … le ” autorita’ … ) trovano l’ alibi che cercavano per ” decidere senza ascoltare ” …. il ” popolo ” se ne rende conto , diventa ” rabbioso ” e … il problema aumenta.

      COME FARE ?

      Ci va un ” filtro”, ma invece di applicarlo prima, come mi pare avete provato a fare voi, in entrambi i casi che ho citato il problema lo ho risolto ” filtrando ” dopo e cioe’:

      -lasciando liberta di espressione.

      – raggruppando poi i commenti che ( anche se espressi male ) dicono la stessa cosa o cose simili.

      – ” Traducendo ” i commenti dei ” gruppi ” piu numérosi e quindi significativi in una forma opportuna ed in proposte concrete.

      Il che fornisce anche un ” peso ” ai commenti.

      Certo ha anche ragione Roberto, infatti lo strumento cardine della ” democrazia Partecipativa ” e’ l’ Assembléa Cittadina, dove il ” filtro ” e’ il ” modératore ” della riunione e chi stila il verbale.

      Ma non sempre e’ possibile organizzarla.

      Grazie Luciano per avere sottoposto un tema cosi interessante.

       

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