Home Forums 2 – Strumenti di democrazia diretta. Il voto ponderato

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      Leonello Zaquini
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      il sisema di voto a “piu’ valori di voto” ( non necessariamente solo due) o “voto ponderato” e’ in uso gia da secoli. Ed anzi da millenni: lo si usava nel senato romano.
      Mi risulta che un matematico francese, Condorcet, attivo durante la rivoluzione, ne avesse introdotto uno, poi ripreso con leggere modifiche da altri: Borda ( contemporaneo di Condorcet) e piu’ di recente Schulze (1997).
      Lo si puo’ usare sia per “attribuire preferenze” a candidati, come anche per decidere tra soluzioni diverse su argomenti. Il senato romano lo usava per questo.
      Poche settimane fa abbiamo usato un metodo di “voto ponderato” ( oltretutto articolato su tre quesiti e non su uno solo) per classificare l’elenco dei “punti di cambiamento”.
      = = =

      Il voto potrebbe essere ponderato non solo dal votante ma essere attribuito AL voto del votante.
      Per valutarne il valore e selezionare voti attribuiti in modo piu’ o meno pertinente.

      Il problema del “voto gregario” ( voto NON sui contenuti, ma per simpatia/antipatia … ) e’ effettivamente un poblema nei sistemi di democrazia diretta ( di cui sono un appassionato sostenitore).

      In Svizzera si e’ , nel tempo, diffusa una forma di “educazione civica” tale per cui il “voto gregario” ed anche solo il “voto non convinto” e precisamente solo sui contenuti e’ visto come una forma di “incivilta’ “.
      Chi si trova in quelle condizioni, rispetta la “buona educazione” e (se non e’ un incivile e maleducato) si astiene ( grazie anche al Quroum-zero).
      MI ero trovato a Tunisi ad un incontro del “Global forum on modern direct democracy”, a parlare con dei politici democratici tunisini che apprvavno la dmeocrazia diretta ma si lamentavano del fatto che a loro avviso i tunisini avrebbero votato spesso in modo “gregario”.
      Riflettendo assieme abbiamo inventato un metodo per “forzare” il comportamento corretto ( assimilato da molto svizzeri, ma non ancora diffuso ovunque nel mondo).
      Ecco il metodo:
      1) redigere il “libretto delle votazioni” con gli argomenti a favore e contro ( redatto in modo oggettivo, con la collaborazione dei favorevoli e dei contrari).
      2) aggiungere alla scheda di voto un questionario di domande estratte a sorte che valutino la preparazione del votante sul tema del voto.
      3) attribuire al voto un “peso” corrispondente alla correttezza delle risposte al questionario. ( esempio: 5 risposte giuste su dieci, peso del voto: 0,5)
      Chi vota in modo gegario, probabilmente non e’ preparato sul tema.
      La soluzione era piaciuta molto ai politici tunisini.
      Qui in occidente invece non piace perche’ il “voto uguale” e’ considerato un precetto quasi religioso.
      Dovrebbe invece essere valutato dal punto di vista della efficienza nell’individuare buone decisioni.
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