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      Leonello Zaquini
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      RELAZIONE INTRODUTTIVA ALLA RIUNIONE DEL 26/03/2022 ROMA

      Sig.ri partecipanti queste le indicazioni generali fornite da un gruppo indipendente di studiosi, elaborate e redatte al fine di agevolare le considerazioni e le decisioni di tutti i partecipanti.

      La relazione intende dare una risposta logica di orientamento alla seguente domanda: esiste lo spazio elettorale per la nascita di un nuovo soggetto politico? Come realizzarlo?

      PREMESSA

      La situazione è nota a tutti i presenti. Mai come in questi due anni i cittadini anche quelli dormienti auspicano ed anelano la nascita di un nuovo soggetto politico “molto diverso”; in tutto differente da quelli attuali. Per tanto di tutta evidenza esiste un vasto potenziale elettorale, ma a precise condizioni infatti l’obbiettivo pur riguardando tutti i cittadini indistintamente, realisticamente è costituito, principalmente, dal 50% dagli aventi diritto che non esprimono il voto; ciò perché non si sentono rappresentati, né dai candidati che poco conoscono, né tantomeno dai partiti.

      Conseguentemente se realizzassimo il nuovo soggetto riproducendo le logiche e la struttura organizzativa dei vecchi partiti non avremmo nessuna credibilità, ascolto ed un consenso insignificante.

      Per questo l’indicazione dei redattori di questo documento, consiglia di fare in modo che il nuovo soggetto sia totalmente “diverso” dagli attuali e lontano dalle loro logiche.

      Come e in che cosa dev’essere diverso il nuovo soggetto politico da presentare ai cittadini?

      Dev’essere diverso negli schemi che conformano e caratterizzano i partiti tradizionali principalmente ed essenzialmente

      1. Nel rapporto con i cittadini
      2. Nella struttura organizzativa interna
      3. Nelle modalità di elaborazione e definizione dei programmi di legislatura.
      1. Il rapporto con i cittadini.

      Non è più consentito l’atteggiamento della “casta”, dove il cittadino viene considerato importante solo nei momenti elettorali, mentre ad urne chiuse viene trattato come suddito, servo se non come schiavo.

      Questo è il principale motivo del non voto; un voto ormai diventato inutile per il 50% dei cittadini, e che quindi non serve.

      Ciò sarà sempre più vero finchè non avranno un’alternativa credibile.

      Da qui, se vogliamo far nascere un soggetto politico diverso, quindi credibile, discende logicamente il concetto di “Rivoluzione Civica” col popolo al centro del progetto con una partecipazione dinamica, capace di scegliere, selezionare, verificare, decidere.

      Ciò impone un nuovo metodo diretto nella selezione dei candidati da parte dei cittadini senza mediazione alcuna.

      In sostanza i cittadini devono poter conoscere i rappresentanti, selezionarli e verificarne l’attività nel corso del mandato.

      Parametro fondamentale nella valutazione dei candidati sarà la verifica della loro propensione a riconoscere la volontà popolare quale elemento fondante per l’attività politica, intesa come servizio alla comunità, persone, famiglie, nazione.

      1. La struttura organizzativa interna.

      Per essere credibili nel presentare il nuovo modo/metodo nel rapporto con i cittadini, è necessario definire una struttura totalmente diversa da quelle dei partiti tradizionali.

      I quali, infatti fingono di litigare per far sembrare esista una pluralità di scelta, ciò per ripartirsi il potere.

      Noi non possiamo permettercelo, o costituiamo una forte alleanza di cittadini per i cittadini con regole nuove e unificanti o siamo destinati ad essere marginali.

      In correlazione il nuovo soggetto politico si dovrebbe dotare di riferimenti precisi per cambiare lo schema verticistico che non ha mai funzionato in tutti i tentativi di unione fin qui operati.

      Il successo passa quindi da una struttura organizzativa collegiale che presume la totale disponibilità ad un passo indietro di tutti i responsabili delle organizzazioni partecipanti per favorire gli obbiettivi dell’alleanza.

      Per tanto evidenziata la difficoltà/impossibilità esposta per le innumerevoli esperienze pregresse negative si propone all’assemblea una soluzione di struttura organizzativa innovativa.

      In sostanza per garantire la nascita di un nuovo soggetto politico che per il tempo a disposizione si sostanzia in una alleanza elettorale potenzialmente in grado di sconfiggere il sistema partitocratico e riportare la Nazione in condizioni democratiche di libertà e dignità.

      Indicativamente si propone la seguente configurazione associativa, nel rispetto dei principi generali evidenziati nella presente relazione.

      • La responsabilità sarà svolta in maniera collegiale da una segreteria di coordinamento e garanzia con compiti prevalentemente di servizio; non avrà pertanto responsabili di vertice come i partiti, ad eccezione di quelli stabiliti dalla normativa sulle associazioni politiche.

      • Le organizzazioni che aderiranno manterranno le loro funzioni associative e il loro assetto di vertice, mentre l’attività politica sarà svolta almeno sino alla tornata elettorale sotto la comune bandiera del nuovo soggetto politico.

      In coerenza, con questa modalità inizia l’aggregazione del popolo, ciò unendo tutte le persone provenienti dalle diverse organizzazioni che aderiranno al progetto, aggregazioni che costituiranno l’embrione di un più ampio coinvolgimento generale.

      Alla nuova associazione, per differenziarsi dagli altri partiti tradizionali si consiglia la seguente configurazione organizzativa basata su tre raggruppamenti.

      1. Un gruppo per l’attività politica e di sviluppo elettorale.

      Tutte le organizzazioni che aderiranno al nuovo progetto politico hanno il medesimo diritto di esprimere, attraverso i rispettivi responsabili, i nominativi da inserire nelle liste pre-elettorali, senza limitazione di numero; ciò previa sottoscrizione del manifesto politico e dei regolamenti che costituiranno accettazione e consento alla candidatura. Ciascun partecipante dovrà svolgere sui territori di competenza l’attività politica nei termini previsti dal manifesto e dai regolamenti. La partecipazione al gruppo dei candidati per la selezione elettorale è incompatibile con la partecipazione al gruppo di garanzia e coordinamento.

      Ciò per evitare conflitti d’interessi e tutelare i singoli candidati e l’intera associazione.

      L’alleanza si doterà di un simbolo e di una denominazione diversi da quelli delle organizzazioni partecipanti al nuovo soggetto politico, che garantirà il sostegno e l’impegno di tutta l’associazione a tutti i candidati che parteciperanno sotto il simbolo prescelto.

      1. Gruppo segretariale di garanzia e coordinamento.

      Non avrà una struttura di vertice come gli attuali partiti, ma opererà collegialmente con funzioni esclusive di segreteria attraverso un gruppo senza gerarchie con compiti di coordinamento e garanzia per il rispetto delle regole dell’associazione. All’interno del gruppo saranno individuate le figure professionali necessarie per assolvere le responsabilità previste per le associazioni politiche.

      La partecipazione al gruppo di garanzia e coordinamento non è compatibile con qual si voglia candidatura di cui al gruppo 1.

      1. Gruppo del comitato “tecnico”.

      Sarà composto da esperti nelle varie tematiche e curerà lo studio e l’approfondimento dei programmi politici, e di quanto possa risultare utile alla confederazione; coordinerà il lavoro di ascolto e i report dell’attività d’ informazione sul territorio. E definiranno in coerenza i programmi da sottoporre agli elettori.

      Al comitato potranno aderire tutti coloro che dispongono di adeguate competenze ed esperienze nelle varie tematiche. Avrà funzioni consultive non avrà limiti nel numero dei componenti.

      Proposta di programma operativo post assemblea

      Nel corso dell’assemblea si consiglia l’individuazione di un gruppo di lavoro per redigere un documento/comunicato di sintesi del nuovo progetto politico in linea con la presente relazione nella stesura condivisa. Tale comunicato dovrà essere veicolato con gli opportuni mezzi di diffusione per informare i cittadini dell’opportunità offerta dal costituendo soggetto politico e, in correlazione, invitare le organizzazioni non presenti. Tutti gli aderenti al progetto saranno considerati promotori con pari diritti. Successivamente le adesioni al nuovo soggetto politico resteranno aperte sempre con uguali diritti per un periodo che sarà definito dall’assemblea.

      Definire la cornice giuridica con adeguate professionalità delle regole per l’attuazione del cartello elettorale e più in generale dell’attività del nuovo soggetto politico. Programmare e organizzare un evento internazionale per la presentazione del nuovo progetto politico possibilmente entro il mese di Maggio.

      Fra coloro che amano la libertà per convinzione e coloro che amano la libertà a parole vi è una divergenza sostanziale: i primi sono convinti che la libertà rimedia ai mali che può produrre, perché al tempo stesso eccita energie nuove, spinge alla formazione di libere associazioni, sviluppa contrasti politici e sociali dai quali derivano i necessari assestamenti; gli altri, invece, hanno paura della libertà e cercano sempre il modo di imbrigliarla con una continua e crescente legislazione e con un’azione politica vincolatrice, che finiscono per soffocarla.“ —  Luigi Sturzo

      Fonte: https://le-citazioni.it/autori/luigi-sturzo/

    • #6099 Score: 0
      Leonello Zaquini
      Moderatore
      107 punti

      Cari amici,
      dei fatti imprevisti  mi obbligano a lasciare la riunione. Le mie considerazioni le metto qui nel forum, con dei link, di seguito al testo introduttivo della riunione (testo precedente).
      Dico subito che quel testo siccome propone di fare un partito, mi induce a fare riflettere sul fatto che la “degenerazione oligarchica dei partiti” e’ stata ben descritta da Ostogorski nel 1902 e si e’ rivelata “DETERMINISTICA” ( = INDIPENDENTE DALLA VOLONTA’ DEI FONDATORI DEL PARTITO, come ha spiegato Ostrogorski con molti esempi. Ed altri ne abbiamo noi sotto in nostri occhi).

      Vi invito a riflettere infatti sul fatto seguente: – In Svizzera … in California … in Germania … dove forme di democrazia diretta ed altri strumenti migliorativi della democrazia diretta sono stati introdotto QUESTI NON SONO MAI STATI INTRODOTTI DA PARTITI, ma sempre e solo da “movimenti popolari”. In Svizzera esiste la democrazia diretta, ma non e’ mai esistino un “Partito della democrazia diretta”.

      Da queste premesse storiche ne deriva il fatto che la proposta di fare un partito ( sebbene con “precauzioni” nella sua struttura) non trova il mio consenso e nemmeno quello di Piu democrazia italia. Restano condivisibili altri temi e contenuti sui quali confido / confidiamo di poter collaborare.

      Suggerisco una riunione specifica sul tema: “Come fare il cambiamento, e rafforzare la democrazia “,

      Qui di seguito dei link per una riflessione sul tema.

      • Questa risposta è stata modificata 2 anni, 9 mesi fa da Leonello Zaquini. Motivo: Correzioni ortografia
    • #6100 Score: 0
      Leonello Zaquini
      Moderatore
      107 punti

      Due modi di fare politica:

      I DUE MODI DI FARE POLITICA : PARTITICO E A-PARTITICO

      = = =
      Da una rivista per emigrati italiani in Svizzera su Ostrogorski:

      https://www.larivista.ch/rivista/2020/marzo/25/

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