Home › Forums › 10 – FARE il cambiamento › Primarie aperte
Taggato: Primarie aperte
- Questo topic ha 8 risposte, 4 partecipanti ed è stato aggiornato l'ultima volta 3 anni, 2 mesi fa da caspiat.
-
AutorePost
-
-
PRIMARIE APERTE e PREFERENZE LIBERE
Proponiamo le «primarie aperte» consistenti nel fatto che i candidati presenti nelle liste elettorali dei partiti vengano definiti dagli elettori. Inolte proponiamo le «preferenze libere» consistenti nel fatto che al momento dell’elezione gli elettori possano votare anche per persone non presenti nelle liste e tra i candidati : coloro che ricevessero molte preferenze risulterebbero comunque eletti, anche se non presenti nelle liste di qualche partito.
Queste norme devono essere definite per legge.In questo modo gli eletti risulterebbero effettivi rappresentanti dei cittadini, ed il fenomeno del partitismo (consistente nel privilegiare gli interessi dei partiti e non quelli della collettività) verrebbe ridotto.
Le primarie aperte, nella forma della definizione delle liste dei partiti, sono in vigore in 17 paesi nel mondo, essendo state introdotte nel 1890 negli USA. Sono usate anche in Italia a discrezione dei partiti, ma non in virtù di una legge che obblighi ad adottarle.
= = =
Inserito Doc: “Fare il Cambiamento”Stanza videoconferenza:
- Questo topic è stato modificato 3 anni, 11 mesi fa da portavoce. Motivo: link videoconferenza
- Questo topic è stato modificato 3 anni, 8 mesi fa da Leonello Zaquini.
-
Gli strumenti di partecipazione democratica proposti sono TUTTI validi e da perseguire.
Le P.A. istituite per Legge sono uno strumento di DEMOCRAZIA DIRETTA che rimedia ai difetti di quella RAPPRESENTATIVA, sanando almeno 3 aspetti, ormai degenerati:
1) da molti anni i partiti non sono più le associazioni di cittadini aperte alla partecipazione descritte nell’art. 49 Cost., bensì strutture gerarchiche oligarchiche o personalistiche. Le P.A. li costringono di fatto a riaprirsi. Di seguito si capisce come.
2) Le leggi devono rispettare la Costituzione, ecco perché la proposta di candidati non può essere tenuta in ostaggio dai vertici di un partito. Perciò, ogni cittadino può proporre e raccogliere le firme di candidati per il partito in cui si riconosce ma di cui non stima i candidati proposti per rappresentarlo.
3) I vertici di partito controllano sempre più i parlamentari, nonostante l’art. 67 che ne tuteli l’indipendenza PROPRIO dai partiti. Alla fine di ogni legislatura il Gruppo Misto è sempre più gonfio, fino a diventare il gruppo più grande. Se la Legge per le P.A. fosse presentata, tutti costoro e almeno un altro 30% di parlamentari la voterebbero, perché da quel momento la loro futura candidatura non dipenderebbe più dal ricatto del capo di partito. Se il Parlamento sarà eletto a seguito di P.A., esso sarà formato da persone che dipendono direttamente dal Popolo, che perciò avrà ben altro POTERE NEGOZIALE per ottenere TUTTE LE ALTRE RIFORME FINORA NEGATE. Questo fa delle P.A. il “Cavallo di Troia” per cambiare tutto.
Per chi pensa che le Primarie siano state bruciate dai partiti che le hanno abusate, basta lo slogan: “NO Primaria di partito, SI Primarie dei Cittadini: i candidati li decidiamo NOI”.
Proposto da Guido De Simone.
-
-
Ringrazio Guido De Simone per la descrizione-sintetica,
ma ho dei commenti sulla redazione di quella che sto leggendo:
1) raccomando che per prima cosa si dica, sinteticamente, in cosa consistono le “Primarie Aperte”, in modo da mettere in condizione ache coloro che non sapessero cosa sono, si saperlo.
Credo che le “Primarie aperte” siano:1- l’obbligo per i partiti di tenere delle “primarie” per la creazione delle liste elettorali.
Inoltre queste primarie dovrebbero essere aperte a tutti i cittadini anche se non iscritti al partito.Questa spiegazione ( o la spiegazione corretta) dovrebbe essere presente nel testo.
Inoltre,
2- sarebbe opportuno citare (se possibile) i paesi dove questo strumento esiste.
= = =
Ho poi un commento.La democrazia diretta e’ l’insieme di quegli strumenti nei quali i cittadini partecipano al processo legislativo ( leggi di iniziativa popolare … referendum abrogativi … referendum di ratifica … ecc ecc).
Le primarie aperte sono certamente uno strumento importante ed efficace nel contrastare il “partitismo”, e risnare la democraziai, ma fanno parte del processo per la elezione di rappresentanti. Non e’ quindi uno strumento di “Democrazia diretta”.
- Questa risposta è stata modificata 3 anni, 12 mesi fa da Leonello Zaquini.
-
Il testo della Proposta di legge istitutiva delle PRIMARIE APERTE in tutto il sistema elettorale:
Credo sia la RISPOSTA a tutti i dubbi.
-
Grazie Guido.
Il link che ci dai e’ importantissimo per un approfondimento. Ed e’ molto opportuno che sia qui.Al momento pero’ stiamo ancora lavorando per la “descrizione sintetica” ( circa 1000 caratteri, una quidicina di righe di testo … quindi circa come quella riportata qui sopra e che ci avevi passato) con la quale dire:
– in cosa consiste.
– vantaggi.
– se esiste ed e’ attuata da qualche parte nel mondo.IL testo qui sopra ( post 4187, proposto da te) va gia’ molto bene, ma :
– occorrerebbe dire (molto in breve) in cosa consistono le primarie aperte:Per esempio:
” Le primarie aperte consentono ai cittadini, anche se non membri di partito, di poter decidere i candidati che diversi partiti dovranno mettere nelle loro liste elettorali”.(Correggimi se sbaglio).
Per altro non possiamo definire uno strumento, anche se di certo molto importante ed incisivo, ma che concerne il sistema elettorale per la definizione degli organi legislativi come strumento di democrazia-diretta.Confido che tu sia d’accordo, nel rettificare quell’aspetto, Guido.
Dicci tu come.Occorreerbbe anche dire se e dove le primarie aperte sono usate nel mondo, ccredo che lo siano.
Grazie della collaborazione! -
UNA ENORME NOVITA’
Allora, come promesso, vi invio il testo dell’abstract relativo alle PRIMARIE APERTE.
Include tutte le caratteristiche richieste. Totale dei caratteri, spazi e punteggiatura inclusi: 2.285.
Garantisco che una sintesi maggiore e vicina all’impossibile, poiché ogni dettaglio scritto è necessario a comprendere preliminarmente l’argomento, seppure in forma concisa e di mera introduzione.
——- MA ORA ECCO LA NOVITA’!
ATTENZIONE, LEGGETE ATTENTAMENTE, perché mentre cercavo una sintesi ulteriore o avuto un’idea che può essere letteralmente RIVOLUZIONARIA: mentre rivedevo il testo, ho scritto spontaneamente una parola diversa: invece di “ogni elettore può PROPORRE…” ho scritto “ogni elettore può VOTARE…”.
E’ stato un fulmine! Di fatto ho aggiunto una SECONDA OPZIONE che addirittura fa a meno delle Primarie Aperte ed ottiene lo STESSO EFFETTO CON MINOR SFORZO ed è PERFINO APPLICABILE DA SUBITO!
L’ipotesi è che alle elezioni IN BASE ALLA COSTITUZIONE (non fa una piega!), gli elettori possano decidere di non votare i candidati proposti, ma semplicemente scrivere nella scheda il proprio rappresentante liberamente scelto, indicandone, per certezza di identità, per esempio il codice fiscale.
In teoria (devo chiedere conferma a dei giuristi ma sono quasi certo!), per quel che so, anche se questa cosa non fosse approvata esplicitamente per legge, se la maggioranza dei cittadini facesse così (non necessariamente lo stesso candidato, bensì lo stesso metodo/comportamento: voto un rappresentante di mia scelta!), in forza del principio della “CONSUETUDINE” (IL COMPORTAMENTO DELLA MAGGIORANZA FA LEGGE. Cercate su Wikipedia e lo trovate ampiamente), qualsiasi tribunale, a partire dai T.A.R., ci darebbe ragione, ma forse basterebbe appellarsi alla Commissione Elettorale, ai sensi della LEGGE (diritto positivo)!
Questo implica che:
- Non è necessario un processo di consultazione in più, quali sono le Primarie Aperte = meno spese, chiudendo la bocca a chi la portava come scusa per non considerare le primarie fattibili,
- Induce i cittadini a coordinarsi su determinati nominativi, così da raggiungere la quantità necessaria di voti per farli eleggere. Tale processo di partecipazione (peraltro, molto educativo!) è di fatto il processo PRIMARIO che voleva indurre l’idea delle Primarie Aperte, popolari, appunto, e non solo limitato dentro i partiti con processi che quanto a “democraticità” sono più che opinabili,
- Induce i partiti ad aprirsi alla partecipazione dei cittadini per non rimanere fuori dal gioco, che di fatto passa in mano agli elettori,
- Un Parlamento costituito da un numero crescente (sempre più cittadini si organizzeranno e il numero degli “eletti direttamente dal popolo” aumenterà) e perciò sempre più rilevante di rappresentanti VERI degli elettori, è perciò più che mai propenso a realizzare le riforme che il Popolo attende da decenni.
… Questa idea, scusate la nota personale, mette di fatto in archivio quella per cui mi sono battuto per 30 (TRENTA!) ANNI!!
Pertanto, per la cronaca, zittisce tutti coloro che non hanno ancora capito che il sottoscritto non è uno dei tanti che “si innamorano” della propria idea e, egoisticamente, testardamente e perfino negando l’evidenza, non intendono rinunciare alla loro preziosa e fantastica idea, anche a costo di affossare il cambiamento.
A me sta SOLO a cuore che si arrivi a goderci TUTTI un paese decente, stop!
Spero che ora sia chiaro e che sia di esempio ai tanti, purtroppo, che non fanno altrettanto.Ora, valutate voi il testo e, ovviamente, la soluzione finale che ho escogitato.
______________________________
QUADRO GIURIDICO: La Costituzione italiana stabilisce con gli artt. 1 e 3 che l’Italia è una repubblica democratica che deve rimuovere gli ostacoli che limitino o impediscano la partecipazione di tutti e dove la sovranità appartiene al popolo. Coerentemente, l’art. 49 ha per soggetto tutti i cittadini e descrive i partiti come loro strumenti di aggregazione e studio di soluzioni.
QUADRO STORICO: La Costituente volle il diritto allo studio (art. 34) che debellasse l’analfabetismo del popolo (85% nel 1945) affinché fosse il vero sovrano. Mentre la prima generazione venne istruita (1948/65), nei partiti chi ne era al comando ha travisato l’art. 49 e quando i giovani istruiti hanno chiesto ascolto (1965/68) non ha ceduto lo scettro temporaneamente nelle loro mani. Da allora, il diritto di partecipazione dei cittadini è stato sempre più limitato e il diritto di scegliere in proprio i rappresentanti è sempre più nelle mani dei vertici dei partiti, neanche dei suoi membri. Un’oligarchia di fatto.
LA SOLUZIONE è uno strumento democratico, le PRIMARIE APERTE, ISTITUITE PER LEGGE, perciò non sindacabili dai partiti.
Ideate nel 1890 negli Stati Uniti, sono un processo democratico preliminare che impedisce a qualsiasi potere diverso dai titolari della scelta di controllare i loro rappresentanti o imporli. Oggi sono adottate in varie versioni (aperte, chiuse, semi) in altri 17 Stati di tutti i continenti.
Inclusa l’Italia, ma non per legge, perciò in forme sperequative incompatibili con la Costituzione, art. 48 incluso.
Le Primarie Aperte necessarie sono una consultazione generale degli elettori, con seggi e scheda unica anonimi. Gli elettori scelgono i più credibili tra gli “aspiranti candidati” e, in piena coerenza con la Costituzione, possono anche proporre candidati diversi da quelli proposti dai partiti.IN ALTERNATIVA alle primarie, alle elezioni gli elettori possono VOTARE candidati diversi da quelli proposti. Questo ridimensionerà il ruolo dei partiti o li costringerà a ritornare ad essere dei veri partiti ai sensi della Costituzione, APERTI e POPOLARI.
Lo scopo non è creare nuovi partiti in contrasto con quelli in essere, bensì riportare i partiti esistenti ad essere quegli strumenti al servizio di TUTTI I CITTADINI dell’art. 49.
————
Guido De Simone
Fondatore e Presidente
Comitato Primarie Aperte -
Caro Guido, cari amici,
Grazie per lo sforzo di sintesi. Il testo che proponi pero’ non risulta omogeneo nella struttura con quello degli altri punti. Inotre confesso che, pur contento molti dettagli, non lo trovo molto chiaro nei contenuti.Qui di seguito presento una proposta derivata dal tuo testo e da quanto ho capito consista la proposta, ma importata in modo omogeneo con le altre presentazioni:
– in cosa consiste.
– vantaggi.
– dove esiste.
.
Penso comunque che andrebbe modificato il testo della proposta, dato che di fatto sono due proposte simili per certi aspetti ma diverse nel contenuto. A me pare che possano anche stare assieme, come proposta unica, ma allora il titolo potrebbe / dovrebbe essere aggiornato nel modo che propongo:
= = =PRIMARIE APERTE e PREFERENZE LIBERE
Proponiamo le «primarie aperte» consistenti nel fatto che i candidati presenti nelle liste elettorali dei partiti vengano definiti dagli elettori. Inolte proponiamo le «preferenze libere» consistenti nel fatto che al momento dell’elezione gli elettori possano votare anche per persone non presenti nelle liste e tra i candidati : coloro che ricevessero molte preferenze risulterebbero comunque eletti, anche se non presenti nelle liste di qualche partito.
Queste norme devono essere definite per legge.In questo modo gli eletti risulterebbero effettivi rappresentanti dei cittadini, ed il fenomeno del partitismo (consistente nel privilegiare gli interessi dei partiti e non quelli della collettività) verrebbe ridotto.
Le primarie aperte, nella forma della definizione delle liste dei partiti, sono in vigore in 17 paesi nel mondo, essendo state introdotte nel 1890 negli USA. Sono usate anche in Italia a discrezione dei partiti, ma non in virtù di una legge che obblighi ad adottarle.
- Questa risposta è stata modificata 3 anni, 9 mesi fa da Leonello Zaquini.
-
è un ottimo strumento per “accoppare” diversi partiti italiani esistenti, La cosa divertente è, che anche i sostenitori di quei partiti probabilmente voterebbero per costringere i loro partiti a aprire le primarie!
-
-
AutorePost
- Devi essere connesso per rispondere a questo topic.
Condividi:
- Fai clic per condividere su Telegram (Si apre in una nuova finestra)
- Fai clic qui per condividere su Twitter (Si apre in una nuova finestra)
- Fai clic per condividere su Facebook (Si apre in una nuova finestra)
- Fai clic qui per condividere su Reddit (Si apre in una nuova finestra)
- Fai clic qui per condividere su LinkedIn (Si apre in una nuova finestra)
- Fai clic qui per condividere su Tumblr (Si apre in una nuova finestra)
- Fai clic qui per condividere su Pinterest (Si apre in una nuova finestra)
- Fai clic per condividere su WhatsApp (Si apre in una nuova finestra)
- Fai clic qui per condividere su Pocket (Si apre in una nuova finestra)
- Fai clic qui per stampare (Si apre in una nuova finestra)
- Fai clic per inviare un link a un amico via e-mail (Si apre in una nuova finestra)