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24 Dicembre 2020 alle 14:54 in risposta a: Potenziare gli strumenti degli organi di garanzia #4223 Score: 0
Ho l’impressione che i caratteri e le parole successive all’indicazione del proponente ( che e’ Alex Marini) :
– Aggiungi al frasario
… ecc ecc.Siano non inerenti al testo ( forse un errore nel copiare / incollare).
Se me lo si conferma le cancello ( e poi cancellero’/ canelleremo anche questo messaggio).12 Dicembre 2020 alle 15:34 in risposta a: Verifica di legittimità costituzionale sulle leggi elettorali #4148 Score: 0Descrizione sintetica:
VERIFICA DI LEGITTIMITÀ COSTITUZIONALE PREVENTIVA SU LEGGI ELETORALI ED ALTRE LEGGI
Proponiamo di fare si che le leggi più importanti, come le leggi elettorali, siano verificate sulla legittimità costituzionale prima di essere promulgate ed entrare in vigore.
L’applicazione di alcune leggi (come per esempio le leggi elettorali) può implicare conseguenze gravi e durature nel tempo, come per esempio l’elezione di un Parlamento sulla base di una legge elettorale incostituzionale. L’inconveniente si è gia verificato in Italia in diverse occasioni e potrebbe ripetersi. Va precisato nella Costituzione che, soprattutto in caso di queste leggi, la verifica di costituzionaità sia preventivo.
Il metodo della verifica preventiva è in vigore in Francia ed in molti paesi delle ex colonie francesi.
Inoltre proponiamo che anche per altre leggi, per le quali non sarà in vigore le verifica preventiva, il diritto di chiederne l’esame di costituzionalità sia comunque esteso ed aperto a tutti i cittadini.
Questo metodo è in vigore in Germania, Austria, in Spagna ed in alcuni ordinamenti latinoamericani.Ciao Nicola,
ho integrato il chiarimento che hai prosto 8 Pur cenrcando di non “spafonare” con i caratteri).Vedi se va bene.
Forse puo’ essere utile un riferimento anche storico a quanto detto qui sopra:
FEDERALISMO
Il federalismo si basa sul «principio di sussidiarietà» consistente nel decidere localmente tutto ciò che è possibile e centralmente solo ciò che non può essere deciso localmente ( esercito … , gestione di autostrade … ecc.).
Presenta il vantaggio di distribuire il potere e quindi favorire la democrazia che si esercita più facilmente ed efficacemente localmente. Inoltre la distribuzione del potere rende più difficile l’azione alle lobby.
Un ulteriore vantaggio del federalismo consiste nella possibilità di sperimentare strumenti e soluzioni. Ad esempio nei cantoni Svizzeri ogni cantone (spesso delle dimensioni di una provincia itlaiana) ha non solo una propria legislazione, ma anche una propria Costituzione. Nel prendere decisioni e fare scelte si guarda con attenzione all’esperienza dei cantoni che le hanno adottate e che spesso sono cantoni vicini e conosciuti. Si adottano le soluzioni che hanno dimostrato di presentare vantaggi, si rifiutano o si correggono quelle che hanno presentato inconvenienti. Il federalismo, venne copiato dai costituenti americani che si ispirarono a norme sviluppate dalla tribù degli Irochesi, è oggi molto diffuso in molti stati del mondo.PREFERENZE ANCHE DISGIUNTE
Consistono nel poter attribuire le preferenze a candidati presenti in liste di partiti diversi.
Questo tipo di voto non esclude di votare per un partito, ma oltre ai candidati di quel partito l’elettore ha anche la possibilità delle «preferenze disgiunte».
In alcuni casi l’elettore può anche togliere la preferenza ad alcuni candidati del partito che ha votato ( s-preferisce qualche candidato del partito), in questo modo aumenta il numero di preferenze a sua disposizione e le può attribuire a candidati di altre liste.
In alcuni altri casi è anche possibile attribuire ad un candidato non una sola ma due preferenze.
Questi sistemi elettorali costringono i partiti ad una selezione molto attenta dei loro candidati. Un altro vantaggio è che i rappresentanti poi letti si sentono effettivamente rappresentanti degli elettori, sono più autonomi e riflessivi.
Il sistema, nelle diverse forme, è presente in Svizzera, nel Lussemburgo, in alcuni Land tedeschi ed in alcune elezioni in Francia. È presente ( in forme specifiche) anche in Italia, a livello regionale.Si Nicola,
ho lasciato l’espressione volutamente generica ” decisione”:
“ … in conseguenza del contenuto della decisione,”Perche’ potrebbe trattarsi di una legge, ma anche una delibera: lo strumento lo si potrebbe applicare anche a livello comunale / regionale … ecc.
Ma se ti pare che cosi’ è meno chiaro, potrei mettere “legge” (che potrebbe essere il caso piu’ frequente) ed indicare dopo, pur cercando di rispettare la sinteticità.
Governi collegiali e rappresentativi
I governi (o esecutivi) collegiali sono quelli nei quali sono presenti rappresentanti di tutte le forze politiche presenti nel Parlamento (o nell’organo legislativo) o almeno di quelli più importanti. Anche l’esecutivo risulta quindi rappresentantivo degli elettori.
Si cancella la contrapposizione tra maggioranza ( che decide senza ascoltare) e l’ «opposizione» che si oppone « a prescindere». Leggi e delibere vengono votate o approvate solo in base al loro contenuto.
I membri di un esecutivo collegiale sono tenuti a delle norme di comportamento specifiche :
– Si devono esprimere in pubblico solo a nome dell’organo di cui fanno parte, non a nome personale e tanto meno a nome del partito.
– Non possono riferire all’esterno le divergenze di opinione all’interno dell’organo collegiale.
In caso di trasgressione vengono dimessi. La collegialità preclude ai partiti la possibilità di usare i governi per “mettersi in mostra”: departitizza i governi.
Gli esecutivi collegiali sono presenti in Svizzera sia a livello comunale che cantonale ( i membri sono eletti individualmente e direttamente) sia a livello federale ( eletti dal Parlamento).- Questa risposta è stata modificata 4 anni fa da Leonello Zaquini.
- Questa risposta è stata modificata 3 anni, 11 mesi fa da Leonello Zaquini.
- Questa risposta è stata modificata 3 anni, 10 mesi fa da Leonello Zaquini.
- Questa risposta è stata modificata 3 anni, 10 mesi fa da Leonello Zaquini.
REFERENDUM OBBLIGATORIO
Il «Referendum obbligatorio» consiste in una votazione popolare indetta obbligatoriamente in conseguenza del contenuto della legge (o delibera), quindi senza preventiva raccolta di firme da parte di cittadini o di rappresentanti, nè per volontà di qualcuno.
Serve per ratificare: modifiche della costituzione, oppure leggi che concernono i legislatori stessi come, per esempio, le leggi elettorali. Anche leggi o delibere ordinarie, prese dagli organi legislativi, se comportano il superano una certa soglia di spesa possono implicare un referendum obbligatorio.
L’importanza di questo stumento di democrazia-diretta-moderna, risiede nel fatto che su determinate decisioni ( promulgazione di leggi del Parlamento o della Regione o delibere dei Comuni) i rappresentanti sono, giocoforza, in una posizione di auto-referenzialità e quindi conflitto di interesse. Il referendum obbligatorio riduce gli inconvenienti derivanti da questa situazione.
Esiste, in forme diverse, in diversi paesi del mondo, tra i quali l’Uruguay, l’ Irlanda, la Danimarca, la Svizzera ed altri.- Questa risposta è stata modificata 4 anni fa da Leonello Zaquini.
29 Novembre 2020 alle 21:58 in risposta a: Strumenti di estrazione a sorte (parlamentare ed altro) #3992 Score: 1Ricevo l’informazione del fatto che;
“Parma ci sono i Consigli dei Cittadini Volontari https://www.comune.parma.it/notizie/news/2018-01-08/it-IT/Sorteggio-CCV-1.aspx ; a Varese estraggono a sorte una parte dei consigli di quartiere https://www.varesenews.it/2020/06/funzionano-nuovi-consigli-quartiere-varese/940096/Queste realtà potrebbero essere discusse in un punto dal titolo: “introduzione consigli cittadini ad estrazione” .
= = =
Ho l’impressione che il tema sia presente / presentabile in questo punto-di-cambiamento, che per altro concernerebbe anche il livello parlamentare – nazionaleCari amici,
ritengo che noi si debba progredire nel pianificare lo svolgimento dell’incontro di Sabato.Di certo ne parlermo domani sera, ma penso opportuno iniziare la rifessione anche prima.
Per questo vi ritrasmetto queste mie considerazioni, e vi pego di cmmentarle.
= = =
In generale ritengo che la riunione non possa che essere una “riunione introduttiva”. Sarebbe bello poter avere dei risultati gia’ alla fine delle riunione (per esempio: delle classifiche dei punti), ma temo sia eccessivo pretenderlo.Penso che dovremo limitarci a:
1- presentare gli scopi che ci prefiggiamo con le riunioni.
E che ritengo / propongo che sia:
1.0 – spiegare che molti in Italia vorrebbero fare progredire la democrazia nel nostro paese ma e’ mancato e manca un “movimento popolare” – esempio: “referendum propositivo” archiviato, per mancanza di sostegno popolare. Ma esiste la difficolta’ a cooperare.
(Ritengo che questo, anche da solo, potrebbe essere oggetto di una intera riunione dei gruppi).
Per superare il limite, proponiamo:
1 – PUNTI DI CAMBIAMENTO E CLASSIFICA
1.1- presentare i ” punti di cambiamento”.
(Qui propongo: il punto “quorum zero” andrebbe modificato nel testo in: ” Riduzione del quorum per le votazioni popolari o quoroum zero”, oppure mettere due punti differenti: in ITalia ci sono molto che sono scettici sul “quorum zero”).1.2 – invitare ad raccoglierne altri.
1.3- spiegare il metodo per la loro classifica.
( qui propongo: aggiungere anche dei voti negativi ai punti che qualcuno ritenesse “negativi” come effetto).1.4- invitare a classificarli e farli classificare.
2 – DESCRIZIONE
2 – Proporre che i partecipanti si impegnino a:
2.1 – descrivere in modo sintetico ( mezza pagina, 1’000 caratteri) i punti da loro preferiti.
2.2 – pianifichiino la redazione di una descrizione piu’ dettagliata ( qualche pagina) per ogni punto.3- METODI DI DIFFUSIONE, SOSTEGNO E PRESSIONE
3 – spiegare che in futuro dovremo anche esaminare i metodi per fare conoscere ai cittadini i punti (a partire da quelli che avranno raggiunt il punteggio maggiore), ed anche i metodi per fare pressione in modo che vegano introdotti nella legislazione.3.1 – per valutare i metodi potremo (in futuro) anche utilizzare un sistema di valutazione simile a quello adottato per classificare i punti.
= = =
Ritengo che il punto 3 debba e possa solo essere annunciato alla prima riunione.Ma che sia utile ed importante annunciarlo.
= = =
Vi prego di pronunciarvi su questo “programma” .
( Lo traferisco anche nel forum),RIFESSIONE SUL PROGRAMMA DELLE RIUNIONI DI GRUPPO PER I -PUNTI PER FARE IL CAMBIAMENTO-L’iniziativa che stiamo promovendo mira precisamente a organizzare lo studio collettivo.
I punti che sono stati raccolti e presentatni ( e gli altri che si presume verranno proposti) proporremo che vengano:
1- classificati, chiedendo ad ogni partecipante di valutarli attraverso i tre criteri: incisivita’-difficolta’ di implentazione- conoscenza e popolarita, con giudizi da 0 a 4 ( da -niente, a – moltissimo).
Fare per ogni punto le medie dei giudizi.
1.1 – occorrera’ fare le medie dei giudizi raccolti e realizzare una classifica dei punti, su una base il piu’ apmia possibile.2- i punti andranno presentati in forma succinta (ma piu’ precisa dei semplici “titoli” di adesso. … si immagina: 1000 caratteri: mezza paginetta).
3- ed anche: presentati in forma piu dettagliata ( per ognuno, qualche pagina: un piccolo opuscolo).Il tutto con il metodo del consenso, tra le persone che li condividono, ascoltando i commenti di chi e’ contrario (come si era fatto nella redazione del “libretto per le votazionni”).
Poi occorrera’:
4- identificare mezzi per “mobilitare l’opinione pubblica” e “fare pressione”.Come vedi i punti da 1 a 3 corispondono ad uno “studio” di tipo “classico”: l’obettivo e’ quello di “fare conoscere” gli strumenti del decidere collettivo.
(Per esempio: fare conoscere “Informazione libera ed indpendente come servizio pubblico”).
Anche il punto 4 richiederà uno studio, ma e’ piu’ orientato al “come fare ad ottenere”.
18 Novembre 2020 alle 19:24 in risposta a: Il pilastro mancante della democrazia rappresentativa #3876 Score: 0A proposito dei limiti della democrazia rappresentativa:
– c’e’ chi di quei limiti ne fa un mestiere: gli specialisti nelle lobby.
Trovo interessante questo sito:
18 Novembre 2020 alle 19:22 in risposta a: Il pilastro mancante della democrazia rappresentativa #3875 Score: 0Caro caspiat,
Grazie per i tuo intervento e scusa per il grande ritardo nel risponderti ( dovremmo riuscire a mettere in eidenza i messaggi che arrivano).
Non trovo che il tuo messaggio sia “arrogante”.
E lo condivido in gran parte: la “democrazia rappresentativa” degenera facilmente e sistematicamente in qualcosa che dovrebbe essere piu’ precisamente definito come:– democrazia rappresentativa dei partiti e delle loro Lobby.
Su questo mi pare che concordiamo.
Anche la democrazia diretta, puo’ presentare dei limiti e dei difetti, ma ha i prego di aiutare a correggere i difetti della sola democrazia rappresentativa.
Non so se su questo sei d’accordo dato che, ti confesso, nel tuo messaggio non riesco ad identificare l’indicazione della tua proposta, se ne fai una.
Sarei interessato a conoscerla.
Cerchero’ di contattarti.Per concludere aggiungo:
– la “perfezione” nei sistemi complessi ( e le societa’ lo sono) non esiste.
Ma questo non deve indurci a rinunciare la miglioramento e che e’ e sara’ sempre possibile.Grazie del tuo contributo alla rifessione.
Resoconto riunione 17-11-2020
Presenti: Erminio, Leonello, Luca, Luciano, Nicola
= = =
Definiamo assieme la pagina di invito alla riunione nel sito.Ridiscutiamo e ridefiniamo i punti del volantino.
Accenniamo all’attivita’: invitare partecipanti e si decide che tutti si mobiliteranno a partire dal proprio “giro di contatti”.
CHI – – – FA COSA – – – QUANDO.
Nicola – aggiorna il volantino – – – FATTO.
Tutti – fanno circolare il volantino ed il link al sito – – – da subito.
- Questa risposta è stata modificata 4 anni, 1 mese fa da Leonello Zaquini.
Resoconto riunione 10-11-2020
Presenti: Erminio, Leonello, Luciano, Nicola
= = =Si parla del: Volantino e della riunione del 28.
e si giudica che sia completato ( Nicola verifica il problema del logo poposto da Pasquale che “salta pagina”).Si discute degli intenti della riunione che risultano:
1) raccolta punti addizionali, proposti da gruppi ed attivisti.
2) presentazione della griglia di valutazione ed invito a compilarla e farla compilare.
3) invito ai partecipanti a scegliere qualche punto ed aggiungervi alcune righe di sintetica spiegazione per ogni punto.Luciano propone di aggiungere un punto di valutazione che quindi risultano:
Niente = 0
Poco = 1
Abbastanza = 2
Molto = 3
Moltissimo=4Proposta accettata.
= = =
CHI – FA COSA – QUANDO.Leonello – mette a disposizione il file per la classifica dei punti. / fatto
Tutti – provano ad usare il file. / Al piu’ presto
Nicola – prova ad implementare il file come programma nel sito./ Al piu’ presto
Altra classivica dopo avere agginto i punti ; Federalismo / Istruzine cittadini ( eriprisitnato le LIP, presenti nella tabella precedente).
= = =PUNTI DI CAMBIAMENTO Valutazione INCISIVITA DIFFICOLTA POPOLARITA 1 – Preferenze, nella nuova legge elettorale. 5 2 0 3 2 – legge sul conflitto di interesse. 4 1 0 3 3 – Sfiducia costruttiva (citata da Fraccaro). 3 1 0 2 4 – Referendum propositivo ( da fare ripartire l’iter). 3 3 3 3 5 – Assicurare il trattamento delle LIP (Leggi iniziativa popolare) 3 3 2 2 6 – Strumenti di istruzione democratica per i cittadini 3 1 0 2 7 – Preferenze anche disgiunte 2 3 1 0 8 – Assemblee dei cittadini. 2 2 2 2 9 – Semplificazione raccolta firme ( denuncia ONU). 2 1 1 2 10 – Informazione libera ed indipendente, come servizio pubblico 2 2 2 2 11 – Referendum obligatorio. 2 3 3 2 12 – Regolamentazione democratica dei partiti 2 3 3 2 13 – Federalismo 2 3 3 2 14 – Preferenze associate alle primarie aperte. 1 2 2 1 15 – Anche estrazione a sorte nella definizione dei parlamentari 1 2 3 2 16 – Introduzione di strumenti di democrazia partecipativa 1 1 2 2 17 – Quorum zero per tutte le votazioni popolari. -2 1 3 0 pagina 2:
= = =
Immagine
= = =≡ Primo elenco dei punti di cambiamento ≡
– Preferenze, nella nuova legge elettorale.
– Legge sul conflitto di interesse.
– Sfiducia costruttiva (citata da Fraccaro).
– Referendum propositivo ( da fare ripartire l’iter).
– Preferenze anche disgiunte.
– Assemblee dei cittadini.
– Semplificazione raccolta firme ( denuncia ONU).
– Informazione libera ed indipendente, come servizio
pubblico.
– Referendum obligatorio.
– Regolamentazione democratica dei partiti.– Preferenze associate alle primarie aperte.
– Non solo elezione ma anche estrazione a sorte nella
definizione dei parlamentari.
– Introduzione di strumenti di democrazia partecipativa.
– Quorum zero per tutte le votazioni popolari.
Versione “Luciano + immagine “:
= = =
Prima pagina
= = =INVITIAMO TUTTI I DEMOCRATICI
Sabato 28 Novembre 2020
alle ore 14
(conclusione probabile: ore 17)
via rete all’indirizzo:
https://meet.jit.si/piudemocraziaitalia
UNIAMOCI PER TROVARE, PROPORRE E SOSTENERE INSIEME PUNTI DI CAMBIAMENTO PER MIGLIORARE LA DEMOCRAZIA IN ITALIA.
Cari amici,
in occasione dello scorso referendum era stato promesso che sarebbe stato un “primo passo per il cambiamento”.
E’ tempo che democratici italiani, che purtroppo si sono divisi tra il SI ed il NO, si riuniscano per concordare, sostenere ed incentivare il
cambiamento promesso.
Piu democrazia italia ha raccolto, da fonti ed opinioni diverse, una lista di punti elencati qui di seguito.
Vi invitiamo al dibattito per raccogliere altri punti, discuterli ed organizzarci per sostenerli.
Senza un movimento per la democrazia forte, unito, propositivo e determinato, nessuno di questi punti potrà realizzarsi.
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