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3 Luglio 2020 alle 17:17 in risposta a: Versione attuale del “libretto” (sul “taglio”) #3637 Score: 0
Nella versione V8:
– introdotta la nuova data del referendum: 20 21 settembre .
– ridotto il testo della “Nota sulla redazione” ( in ultima pagina) per consentirne un uso pubblico.
– spostata l’indicazione “V8” dalla prima all’ultima pagina, scritto in piccolo.
Metto qui di seguito il testo redatto da Nicola in preparazione della riunione dei gruppi di giovedi’ 2.07.
= = =Brogliaccio della riunione del 02/07/2020
– 20.30 – Avvio conferenza
Vorrei che noi tutti fossimo dentro almeno 15 min prima.
Così facciamo due prove audio e simulazioni e definiamo eventuali dettagli.Apro la conferenza con audio e video disabilitati per tutti in ingresso, successivamente, si possono aprire.
– Inizio a parlare–
Mi presento, sono Nicola Ragno, portavoce del Comitato Più Democrazia Italia.
Chiedo a tutti di inserire il nome andando nei 3 puntini in basso a destra e su TU, inserire il proprio nome, in modo da identificarlo in fase di conversazione.
Se usano un Cellulare o Tablet, con APP Jitsi, aprire la chat ed inserire il nome, poi uscire dalla chat.Chiedo a tutti di chiudere il video, per non creare problemi di banda a chi non ha un computer che riesca a sostenere il flusso dati e chiudere l’audio se non richiesto l’intervento.
– chi parla può tenere il video aperto se vuole, o aprirlo un attimo per farsi vedere e poi chiuderlo , a propria discrezione, alla fine dell’intervento chiudere video e audio.
– Faccio introduzione dei temi della serata:
1- libretto informativo. E’ stato approvato alla Camera ed accettato dall’esecutivo, in vista del prossimo “Referendum sul taglio dei parlamentari”. Proponiamo di discuterne e trovare le soluzioni affinché venga effettivamente reso disponibile in occasione del prossimo referendum come anche poi sempre in futuro.2- Statuti Democratici nei Comuni italiani.
Esempi esistenti e nuovi (ad esempio: il nuovo statuto della città di Roma). Proponiamo di discutere su come fare conoscere gli esempi positivi esistenti in modo che si radichino e si diffondano superando gli ostacoli e le diffidenze.3 – Varie ed eventuali.
Obbiettivi:
– Libretto informativo:
Trovare metodi efficaci per fare si che il governo non disattenda l’impegno preso per la stampa del libretto in formato cartaceo ed anche renderlo disponibile in formato digitale.
Occorre che i cittadini siano informati sul libretto e sul suo utilizzo per essere consci di cosa significhi questo voto. Che siano liberi di prendere la loro decisione essendo informati in modo superpartes, liberi da disinformazione o suggestioni politiche e(o mediatiche.– Statuti Comunali:
Introdurre in tutti i comuni italiani , nuovi statuti con sistemi di decisione più democratici , con influenze maggiori dei cittadini, quindi usando la Democrazia Diretta e Partecipativa.
Già alcuni comuni hanno adattato questi nuovi statuti.
In alcuni comuni sono già state presentate delle modifiche.
Auspichiamo che questa sera si trovino modi per aiutare le persone a introdurre la richiesta di modifica dello statuto nei propri comuni.Oggi abbiamo come ospiti:
On. Magi Riccardo (per il libretto informativo)
Angelo Sturni (per lo statuto di Roma)– Fate richiesta di intervento e domande in chat o di Jitsi o su Youtube
Se sono tante persone, mi dite in ordine chi deve intervenire, ordine di orario, su chat Telegram, magari ne facciamo una apposta per la serata, così non intasiamo la nostra normale)– Spiegherò che vorremmo dare l’opportunità di parlare a tutti, ma non possiamo garantire che sarà possibile, per motivi di tempo.
Vi preghiamo anche di rimanere in tema.
Vorremo chiudere per le 23,00 circa, se qualcuno o tutti , vuole fermarsi oltre, max fino alle 23.30, ce lo comunichi, che cerchiamo di farlo sapere a tutti, così si va avanti per concludere e fare parlare più persone possibile.tutto questo in 10/15 min max ( provo a stare nei 10 min 😅 )
I tempi sono indicativi, ovviamente.
Parlano gli invitati , i “VIP”, li chiamo io, ed alla fine di ogni loro intervento li ringrazio e chiamo il prossimo.
– 20.45 – Faccio intervenire Magi (10/15min)
– 21.00 – Leonello Zanquini – tema: spiegazioni/presentazione libretto
– 21.10 – discussioni/domande/proposte, 2/3 min max a testa, riposta, se serve , da parte nostra o da parte dei “VIP” di 1/2 min max se possibile.
– Chiamo io a parlare le persone che mi segnalano gli ADDETTI (Luciano e Pasquale), o leggo domande segnalate.———
– 22.00 – inizio tema 2, Statuto Comuni
Nicola Ragno introduzione breve
Stiamo facendo una disamina dei vari comuni con Statuto Democratico, sul nostro sito abbiamo messo alcuni link a statuti attivi e disamina di altri , vedi comune di Ville d’Aunania recente.
Alcune novità su Roma.
Luciano ha scoperto recentemente, che in una ventina di comuni è stata fatta proposta di cambiamento dello statuto in direzione democratica con più possibilità di intervento da parte dei cittadini. Lascio la parola a Leonello e Luciano che ci spiegheranno meglio cosa succede.– 22.10 Leonello brevi parole su Roma, e introduce Angelo Sturni che interviene
– 22.25 Luciano introduce ed interviene sugli statuti comunali
– 22.35 dibattito sui comuni———
- Questa risposta è stata modificata 4 anni, 5 mesi fa da Nicola.
Resoconto, riunione 30.06.20: preparazione riunione dei gruppi.
Abbiamo deciso che:
a- Nicola modera.
tema 1: libretto.
1.1- Nicola introduce Magi.
1.2- Magi interviene
1.3- Leonello presenta il libretto.1.4- discussione e decisioni:
Proposte esistenti:
1.4.1 – petizione affinche’ il libretto esista.
1.4.2 – azioni presso comuni ed enti locali affinche’ lo rendano disponibile.1.5 altre proposte e decisioni.
tema 2: democrazia nei Comuni.
2.1 Nicola introduce.
2.2 Leonello presenta Angelo Sturni propositore dello statuto di Roma.
2.3 Angelo interviene.
2.4 Luciano interviene e presenta le attività nei comuni.2.5 Discussione e decisioni.
3 – Varie.
- Questa risposta è stata modificata 4 anni, 5 mesi fa da Leonello Zaquini.
Mio commento:
Propongo di risolvere il problema posto da Luciano, applicando le regole enunciate qui di seguito, e che in ultra sintesi sono:
– non pagano nessuna quota ( gi’a la pagano nella loro associazione).
– l’associazione affiliata, decide un sostegno annuale, liberamente.
– massimo due rappresentanti per associazione .Leonello – – – contatta Besostri sul tema “che decisione era quella del Parlamento sul libretto” – – – subito.
= = =
Al punto: chiedere a Besostri se serviva una votazione da parte del parlamento per il libretto, fatto.
Felice risponde (via whatsapp):
“Non c’ è più bisogno di votazione se il governo accetta l’ordine del giorno come raccomandazioni. La raccomandazione vale però meno delle Camere che impegnano il Governo”
Per lanciare la seconda petizione: “Referendum propositivo”, penso sia opportuno aggiungere una immagine (purtroppo per il primo referendum, “ONU – firme” non l’abbiamo inserita).
= = =
per la prossima petizione (Referenudm propositivo) suggerisco questa (cerco di inserire l’immagine):- Questa risposta è stata modificata 4 anni, 6 mesi fa da Leonello Zaquini.
- Resoconto riunione del 23.06-20
= = =
Presenti : Nicola e Leonello,Tema. “riunione dei gruppi sul tema “libretto”.
i presenti convengono nel dire che la data del 2/7/20 giovedi’ ore 20h30 potrebbe essere adatta.Ci si interroga sul fatto che la decisione della Camera sia:
– una legge.
– se sia stata votata anche la Senato.
– se sia un emendamento ad una decisione.Occorrera’ informarsi ( tramite : Magi / Besostri / … altri).
Si considera che, per la riunione, sarebbe opportuno decidere sul tema:
– cosa proporre ai gruppi di fare.Con l’intervento di Luciano si definiscono le seguenti possibili proposte:
1- gli attivisti dei gruppi , intervengono / chiedono ai loro ai comuni – enti locali – circoscrizioni … di pubblicare il libretto ache quelo gia’ esistente, in forma cartacea e/o virtuale.
2- invitare tutti a spedire e mail ai parlamentari , richiedendo la pubblicazione del libretto.
Si considera che per la nuova riunione dei gruppi conviene che le petizioni decise siano effettivamente lanciate.
Si considera che la critica (espressa durante la riunione dei gruppi precedente) ad utilizzare la piattaforma per le petizioni change non puo’ impedirci di utilizzare la piattaforma (non se ne conoscono altre). Ci si interroga sulla possibilità di usare anche il sito per raccogliere firme per la petizione ( depennando poi gli eventuali doppioni).
I vantaggi sarebbero :
– raccogliere indirizzi di persone interessate.
. raccogliere la critica a “Change”.= = =
Nicola fa partire immediatamente (durante la riunione) la petizione:
– Riforma della legge 352 del 1970 per la raccolta firmeMessa anche in Tweet con il titolo (un po’ piu’ “pubblicitario”):
“Semplifichiamo la democrazia riformando la raccolta firme. “.Una lunga telefonata impedisce a Nicola di proseguire nella redazione della seconda petizione.
= = =
CHI — FA COSA — QUANDO.Nicola ( ma la cosa non e’ stata concordata, la riunione e’ finita senza poter concludere questa parte della discussione) – – – lancia la petizione “referenudm propositivo” – – – appena possibile.
Tutti — contattano i contatti e gruppi per la riuione sul “libretto” – — subito.
Tutti — sostengono la firma alle petizioni – – – subito.Leonello – – – contatta Besostri sul tema “che decisione era quella del Parlamento sul libretto” – – – subito.
Nicola – – – contatta Magi per il punto precedente – – – appena possibile.
–
- Questa risposta è stata modificata 4 anni, 6 mesi fa da Leonello Zaquini.
La discussione iniziata qui, e’ ripresa nel canale “chat” ( “pettegolezzo” , in inglesorum).
riproduco qui le considerazioni (gia’ fatte nei mie messaggi precedenti, ma che ripeto).
= = =…
e’ indubbio che questo canale di discussione [telegram] e’ “veloce”.
Ovviamente le lobby dell’informazione, nel momento di toglierti qualcosa (me lo ha confessato, indirettamente, una giornalista di Zurigo mentre mi intervistava sui “meet up in Italia” [vedi messaggi precedenti, qui nel forum] te ne danno un’ altra in modo da indurti ai comportamenti che vogliono loro.Siccome il sito ce lo abbiamo, ed il sito ha un forum:
PREGO CONSTATARE CHE NON LO USIAMO.Rendiamoci conto che stiamo ubbidendo alle lobby della comunicazione:
– ci danno l’immediatezza.
– a condizione che ci isoliamo nella clandestinita’.= = =
Con questo non vorrei deprimervi:
Abbiamo fatto una bella riunione con i gruppi, e’ la terza che facciamo e continueremo a farne / promuoverne.
Abbiamo tante cose da fare, forse anche troppe:– due petizioni da lanciare: “ONU, firme” e “Ref. Propositivo”.
– libretto delle votazioni da promuovere.
– Assecondare l’esigenza dell’assessore di Roma a contattare altri comuni e, magari assieme ai gruppi, fare pressione per concretizzare la democrazia diretta a Roma.…
Di cose positive fatte e da fare ce ne sono.
Ma raccomando di non dimenticare che , rinchiudendoci nello scantinato dalla “comunicazione facile ed immediata” (come e’ effettivamente, e l’immediatezza e’ comunque un pregio) , stiamo ubbidendo alle lobby.Prima vanno affrontati gli altri problemi, questo e’ sicuro, ma raccomado di non dimeticare anche questo problema.
Questa considerazione la metto anche nel forum.
Suggerisco e raccomando di utilizzare anche il forum, per esempio:
– scrivendoci dentro, per la “pubblicita’ ” e la “non clandestinità”.
– linkando qui il commento, per l’ “immediatezza”.- Questa risposta è stata modificata 4 anni, 6 mesi fa da Leonello Zaquini.
Resoconto della riunione del 9.06.20
= = =
IL tema era: organizzazione dell’ “incontro dei gruppi” del 16.06.– Nicola moderera’ ed introdurra’ la riunione.
Si pensa di lascire parlare alcuni inizialmente (interventi brevi) gli interventi successivvi saranno ancora piu’ brevi:
5 o 3 min. Lo deciderà Nicola in base al numero dei partecipanti.– Luca invita Staderini.
Viene redatto il testo della petizione per il primo punto: ” Raccolta firme”.
Si considera che la riunione non dovra’ apparire come “di piu democrazia italia” ma abbia carattere collettivo.
Anche per questo la petizione stessa dovrebbe dichiarare che il promotore ha un nome con carattere collegiale. Dopo la discussione si decide per:
“Coordinamento di gruppi per la democrazia”= = =
CHI – FA COSA – QUANDOtutti – diffondono gli inviti all’incontro – entro martedi’ 16
Luca – contatta Staderini – nei prossimi giorni ( fatto)Qui la propospta di Oderal:
e qui il caso svizzero di Sion:
https://demoscan.ch/sion/?fbclid=IwAR3Q0iRtN5Gx8LyMjMbvDcjsh88bOu9dJqF-SuDUr1DRmn64VrtEgnj25Us- Questa risposta è stata modificata 4 anni, 6 mesi fa da Leonello Zaquini.
Proposta di tema di discussione per la prossima riunione, di discussione in “telegram”:
= = =
Caro Luciano, @1297880587 (Luciando) , innanzitutto devo dire che non mi / ci pare affatto che tu abbia “perso tempo” !1) quel documento ( “Guida ai comuni”) necessita di essere costantemente aggiornato.
2) era gia’ stato deciso che lo si dovesse aggiornare.
3) il tuo lavoro, oltre ad informare su altre esperienze ed altri “casi pratici” prima non conosciuti, è indispensabile per l’aggiornamento. E cosi’, ti assicuro, era visto da chi (come me) aveva ben presente il lavoro gia’ fatto e presente nalla “Guida ai Comuni” ( come abbiamo da sempre chiamato il documento).Resta aperto il problema ( e la critica) del fatto che non siamo riusciti a informarti prima della esistenza del documento “Guida ai comuni”. IL fatto che tu lo abbia letto dopo, non mi pare tanto grave, ma il leggerlo prima che tu conducessi la tua ricerca forse avrebbe potuto aiutarti / aiutarci a sistematizzare il lavoro.
A me pare che dovremmo riuscire a:
1- mettere meglio in evidenza i documenti (almeno i piu’ importanti), non solo per “gli interessati” (come di certo tu sei) ma anche per chiunque accedesse al sito.
Siccome quel documento sono sicurissimo di averlo citato in diverse occasioni (sia qui che durante le riunioni del materdi’) , penso che dovremo fare maggiore attenzione a:
2- redigere i resoconti delle riunioni aggiungendo informazioni utili al lavoro di ciascuno.
3- assegnarci dei compiti.
4- usare di piu’ e meglio il forum (come luogo di discusione, riflessione e studio) in combinazione con questa “chat” ( utile per “l’immediatezza” della comunicazione, ma dispersiva e “disperdente”).
Trovo prezioso non solo il lavoro che hai fatto, ma anche la tua proposta di organizzare meglio le nostre riunioni e gli strumenti del dialogo – comunicazione tra di noi.
Propongo che se ne parli domani: martedi’ 2-06 (dove affronterei anche il problema menzionato da Nicola: “come incorporare il tuo lavoro nella nuova versione della “guida ai comuni”. Al tema sto pensando dai primi risutati della tua ricerca, Luciano, ed ho qualche idea. Ve la direi domani).
Decisione ONU:
= = =
Penso sarebbe opportuno tradurre il documento dell’ ONU e farlo circolare.- Questa risposta è stata modificata 4 anni, 7 mesi fa da Leonello Zaquini.
Link a sito “lucacoscioni” con alcune informazioni:
Referendum e iniziative popolari: prima vittoria alla Camera
Estretto riunione 26_05_20
A Organizzare una Riunione gruppi, sui temi:
1- sostenere iniziativa Staderini all’ONU e raccolta firme2- petizione raccolta firme per il Referendum Propositivo.
3- accennare ad un Webinar sulla Democrazia Diretta e sulle Obiezioni ala Democrazia Diretta, chiedere eventuali idee di cui parlare, coinvolgendo i gruppi e le persone scettiche
Altri temi di nostre attivita:
4- Parlare al Comitato Rodotà sulla iniziativa di Staderini all’ONU per le raccolta firme, questo sabato c’è riunione del Comitato Rodotà, magari invitando Staderini a partecipare.
5- tema statuti comunali: lavoro di Luciano
lavorare su uno STATUTO TIPO da presentare agli 8000 comuni d’Italia.
Fare commenti critici ai vari StatutiB- coivolgere persone contrarie/ scettiche sul tema DD a esporre:
– altri punti al testo “obiezioni DD”.
– commentare / criticare le obiezioni ai punti esistenti.CHI – FA COSA – QUANDO
Tutti – A – la prossima settimana (occorre fissare la data).
Tutti – B – da subito e sempre quando possibile.Resoconto ( fatto da Nicola, lo trasferisco qui con gli altri):
= = =Cose da fare.
Estratto dalla riunione :1- Leonello integra il commento di Luciano nella prefazione del testo “Obiezioni alla DD” precisando come e quando che le assemblee cittadine da D_Partecipativa diventano DD.
2- preparare un WEBINAR sulla DEMOCRAZIA DIRETTA MODERNA da presentare a tutti i gruppi a cui abbiamo partecipato fino ad ora, es: Comitato Rodotà, Eumans ed altri
per tentare di iniziare fare capire meglio cosa sia la Democrazia Diretta
3- leggere il documento di Leonello:
Intervista sulla Democrazia diretta e Obiezioni alla DD
e verificare se ci sono modifiche e suggerimenti da aggiungere.4- MEDIA sul sito: mandare link di video utili da mettere sul nostro sito, un po come si fa con bibliografia.
Video di Leonello?
di Rodotà ?
Altri ….
mandare i link e valutare cosa inserire nel sito5- verificare la pagina Bibliografia, non vorrei aver dimenticato dei testi.
E sul forum inserire sempre nuovo argomento, no modificare i precedenti per correggere, altrimenti si rischia di non trovare la differenza.
Ed anche la nostra documentazione, nostri testi.
Problemi:
non inserisce la fotografia.
= = =
nel testo, in modo che pare aleatorio, modifica i caratteri.= = =
Lo spedisco per e mail.- Questa risposta è stata modificata 4 anni, 7 mesi fa da Leonello Zaquini.
Esaminiamo le obiezioni alla « democrazia diretta »
La democrazia diretta, desta a volte perplessità anche tra persone di convinzioni sinceramente democratiche ed anche tra alcuni di coloro che ritengono che la democrazia rappresentativa, da sola, abbia dei limiti che andrebbero superati, come il « partitismo » consistente nel decidere mirando agli interessi del partito e non agli interessi della collettività.
L’espressione stessa « democrazia diretta » dispiace a molti, quel « diretto » pare eccessivo, come invadente e persino un po’ prepotente. Ma, oltre a questo aspetto linguistico, su questa forma di democrazia esistono delle perplessità alle quali ci pare opportuno dare delle risposte e chiarimenti.
Raccogliamo qui di seguito quelle che ci paiono le obiezioni più ricorrenti alla « democrazia-diretta » e, nel seguito, cerchiamo di fornire delle risposte ad ognuno dei punti.
Ecco l’ellenco delle obiezioni :
1 – Cittadini non sono all’altezza, sarebbero influenzati dai media.2 – La democrazia diretta implica di dover votare su tutto.
3 – La democrazia diretta è in contrasto con la democrazia rappresentativa.
4 – Manca la « mediazione » : si vota solo Si o No.
5 – Pochi infuenti otterrebbero leggi (serve almeno un quorum).
6 – E’ un « Plebiscito », ha un legame col fascismo
7 – Se comunque la democrazia non sarà mai “perfetta”, a cosa può servire la democrazia diretta ?
Speriamo che chi prova scetticismo nei confronti della democrazia-diretta ritrovi le sue perplessità in alcuni di questi punti. In caso contrario lo preghiamo di informarci eventualmente usando il forum del sito di Piudemocraziaitalia:
https://www.piudemocraziaitalia.org/forum/topic/argomenti-d-chi-e-contrario-alla-dd/
Aggiungeremo volentieri l’argomento aggiuntivo nella nostra lista, e lo prenderemo in cosiderazione.
Se invece chi nutre perplessità sulla democrazia diretta e trova una corrispondenza con la sua perplessità e convizione in almeno uno dei punti elencati, anche se espressi sinteticamente, allora lo preghiamo di leggere la « Premessa » qui di seguito e l’argomentazione al punto corrispondente alla sua perplessità.
Vorremmo fare chiarezza su che cosa sia la « democrazia-diretta » e, più precisamente la « democrazia-diretta-moderna » dato che è di certo lo strumento più potente per contrastare gli inconvenienti della democrazia solo rappresentativa.
= = =PREMESSA.
Perchè parliamo di « democrazia-diretta-moderna » ? In cosa consiste ? Perchè l’aggettivo « moderna » ?
Precisiamo che l’espressione è quella corrente a livello internazionale, ed è adottata dall’associazione internazionale che la promuove nel mondo ( il « Global forum on modern direct democracy »). Questa forma di democrazia designa l’insieme di strumenti di « democrazia diretta », che sono:– i referendum facoltativi abrogativi (votazioni popolari indette al seguito di raccolta di firme, per l’eventuale abrogazione di leggi).
– i referendum obbligatori (indetti obbligatoriamente in base a contenuti specifici e particolari di certe leggi o delibere per la loro ratifica).
– le leggi (o le delibere) di iniziativa popolare a voto parlamentare (o consiliare).
– le leggi (o le delibere) di iniziativa popolare a voto popolare.Occorre notare che questi strumenti consentono ai cittadini di intervenire nel processo legislativo. Ed in questo si caratterizza la « democrazia diretta » : nell’avere un carattere legislativo e quindi « vincolante ». Anche altri strumenti quindi possono, in condizioni date, assumere o evolvere questa forma. E’ il caso di certe « asseblee cittadine » che di per sè sarebbero solo strumenti di reciproca informazione e riflessione tra rappresentanti e cittadini, ma a volte (per esempio se il consenso supera una certa soglia), la decisione presa in assemblea risulta vincolante per l’organo rappresentativo.
Questi strumenti, nell’uso e nella applicazione moderna, affiancano ma non eliminano nè sostituiscono la democrazia rappresentantiva. Pur nella loro applicazione, in genere saltuaria ed eccezionale anche quando eventualmente frequente, eliminano il fatto che il potere legislativo venga detenuto da qualcuno o da qualche ente in forma monopolistica.
Il vocabolo « moderna » ne precisa la differenza rispetto alla « democrazia – diretta-medioevale » o antica, nella quale invece l’organo legislativo non esisteva.Questa forma di democrazia, è a volte anche chiamata :
– democrazia semi diretta.
ed anche :
– democrazia referendaria.Queste designazioni, sono anche possibili.
Sconsigliamo invece l’uso dell’espressione : « democrazia partecipata », perchè è equivoco in quanto somiglia alla « democrazia partecipativa » che esiste, è anch’essa molto utile, ma è una cosa differente : designa quell’insieme di strumenti mediante i quali i rappresentanti ed i cittadini scambiano informazioni ed opinioni.
= = =
PUNTO 1OBIEZIONE
1 – « Cittadini non sono all’altezza, sarebbero influenzati dai media ».
COMMENTO :Certamente l’informazione e la preparazione è indispensabile per prendere buone decisioni.
Elenchiamo per punti i provvedimenti utili ed esistenti per ovviare al pericolo di un voto senza preparazione.
A- Il « Libretto delle votazioni ».
Là dove la democrazia-diretta-moderna è correttamente implementata, l’informazione necessaria a decidere sul voto non è lasciata ai media. Esiste uno strumento specifico di informazione pubblica e pluralista per fornirla ai cittadini prima del voto, il : “Libretto delle votazioni”.
Il libretto è scritto in molto chiaro, in linguaggio semplice ed in forma neutra. In genere è redatto da organi pubblici secifici ed indipendenti ( o anche da cittadini estratti a sorte, come nello Stato USA dell’Oregon).
Il « libetto» per ogni tema referendario descrive :
– il quesito della votazione,
– il problema con le sue possibili conseguenze e le soluzioni adottate nella storia o in altri contesti,
– gli argomenti a favore,
– gli argomenti contrari.
A volte (in California) esiste un capitolo per ogni tema di votazione con l’indicazione delle fonti di finanziamento dei comitati a favore o contro.
Altro aspetto importante : il libretto arriva a casa degli aventi diritto al voto molto prima del voto stesso, in genere un mese prima (in Svizzera).Per evitare il pericolo di un voto « senza preparazione » serve anche :
B – Tempo disponibile per riflettere e decidere.
Il voto popolare, se fosse concentrato in un lasso di tempo breve, potrebbe essere influenzato da « eventi » a carattere emotivo (magari creati apposta). Per questo il voto stesso, dove la democrazia diretta moderna esiste (per esempio in Svizzera) è esprimibile durante molte settimane (non “solo la domenica xxx”). In locali pubblici vengono semplicemente messe a disposizione delle urne, oppure si può votare per posta ( così è in Svizzera).
I tempi di voto allungati consentono : lo studio del « libretto » ed anche riducono il pericolo di « reazioni emotive ».Un esempio di « libretto » lo si trova qui : https://www.piudemocraziaitalia.org/2020/03/02/libretto-informativo-referendum-riduzione-numero-parlamentari/
C – Votare ed eleggere non sono la stessa cosa.
A chi obietta che “tanto cittadini non leggerebbero” e se leggessero “non capirebbero”, è necessario fare presente che:
– votare sulle cose è molto più facile che eleggere partiti o persone: gli argomenti sono conoscibili e si prestano più facilmente ad essere oggetto di riflessione.Su questo punto è opportuno ricordare quanto diceva Berlinguer, nel “la questione morale”: ” Confronti il voto che gli italiani hanno dato in occasione dei referendum e quello delle normali elezioni politiche e amministrative. Il voto ai referendum non comporta favori, non coinvolge rapporti clientelari, non mette in gioco e non mobilita candidati e interessi privati o di un gruppo o di parte. È un voto assolutamente libero da questo genere di condizionamenti. Ebbene, sia nel ’74 per il divorzio, sia, ancor di più, nell’81 per l’aborto, gli italiani hanno fornito l’immagine di un paese liberissimo e moderno, hanno dato un voto di progresso. Al nord come al sud, nelle città come nelle campagne, nei quartieri borghesi come in quelli operai e proletari. Nelle elezioni politiche e amministrative il quadro cambia, anche a distanza di poche settimane”.
Eleggere è più difficile che non votare. A rigore ai cittadini dovrebbe essere concesso esprimersi sulle cose, che non eleggere … dato anche che senza preferenze, non si sa bene chi e cosa si fa quando si « elegge ».
D- Significato e l’importanza dell’assenteismo.
Alcuni obiettano che l’astensionismo (presente anche in occasione di voto popolare) dimostrerebbe il disinteresse o immaturità da parte dei cittadini. E’ invece vero il contrario ed ha un effetto positivo sulla qualità e gli effetti del voto.
In Svizzera dove i cittadini votano anche 4 volte all’anno su più di una decina di temi, esiste l’espressione : « Meglio non votare che sbagliarsi a votare ». Chi non è convinto del voto in genere evita di esprimersi. Ancora più netto è il rifiuto nei confronti del “voto gregario” (come è definito il : « voto per simpatia – antipatia”. E’ generalmente considerato una manifestazione di inciviltà). La partecipazione al voto in fatti, in Svizzera, in genere è bassa, dell’ordine del 30 – 50 % degli aventi diritto.
Occorre favorire l’astensione per chi e quando non fosse convinto del voto (per questo è opportuno che non ci sia quorum, che attribuisce il potere legislativo agli astensionisti). L’uso frequente degli strumenti di democrazia favoriscono l’apprendimento di comportamenti idonei al suo uso
E – Come incentivare la « cultura del voto ».
Di certo il crearsi della « cultura del voto » (come descritto al punto D), e quindi dell’uso efficace della democraza diretta moderna, è conseguenza dell’uso della democrazia stessa : non si può imparare ad usare la democrazia senza praticarla. In Italia strumenti di democrazia diretta sono prescritti nella Costituzione del ‘48, infatti l’Italia è il secondo paese in Europa (dopo la Svizzera) per la frequenza nell’uso di strumenti di democrazia diretta e, come Berlinguer illustra, gli italiani hanno imparato ad usarla in modo efficace.
Ma può essere utile tenere presente anche la possibilità del “voto pesato” ( a volte non piace, ma può essere utile mezionarlo) anche come strumento « educativo » qualora fosse indispensabile.
Consisterebbe nell’ introdurre l’obbligo di rispondere ad un questionario, al momento del voto, con una decina di domande estratte a sorte tra un numero più grande. Il questionario dovrebbe « sondare » il livello di preparazione del votante sul tema del voto, ed assicurare che chi vota abbia letto ed assimilato almeno il « libretto ».
Chi vota, oltre al voto deve introdurre nella scheda anche il questionario compilato. Chi risponde correttamente al 50% delle domande, avrà un voto che vale 0,5. Solo chi risponde a tutte le domande avrà un voto che “pesa” 1.
Commenti aggiuntivi al “voto pesato” :
– servirebbe anche a ridurre il pericolo del “voto di scambio” possibile in caso di voto per posta o elettronico.– il « voto pesato » potrebbe / dovrebbe anche essere esteso ai rappresentanti in parlamento / consigli: costoro spesso votano su dettatura del partito, senza conoscere il contenuto di quello che votano. E lo fanno più spesso di quanto lo facciano i cittadini.
= = =PUNTO 2
OBIEZIONE
2 – « la democrazia diretta implica di dover votare su tutto ».
COMMENTO :
In tutti i paesi o luoghi dove la democrazia diretta moderna esiste il numero di intereventi dei cittadini è sempre largamente inferiore anche al 10 % delle leggi e delle delibere prese dagli organi legislativi. Effettivamente votare su tutte le decisioni a carattere legislativo, prese dal sistema rappresentativo (ai diversi livelli : comunale, regionale, nazionale …) sarebbe impossibile, oltre che inutile, e la democrazia diretta moderna non lo richiede affatto.
Un esempio quantitativo, dall’esperienza personale (di chi scrive, e risiede in Svizzera dove è membro di un consiglio comunale) nel comune di residenza i consiglieri decidono circa 50 delibere ogni anno. Nell’arco dei 20 anni quindi sono state prese circa 1’000 decisioni. In questo periodo di tempo cittadini, a livello comunale, hanno “preso l’iniziativa” in 8 occasioni.Ma il fatto che i cittadini possano prendere l’iniziativa ha influenzato tutte le decisioni prese : i rappresentanti sanno di non avere il monopolio delle decisioni e che i cittadini potrebbero prendere l’iniziativa. Questo migliora il funzionamento del sistema rapresentativo ( vedere anche i punti successivi, 3 e 4 ).
A livello cantonale e federale e secondo i comuni ed i cantoni i rapporti numerici possono essere diversi, ma in ogni caso il numero dei referendum e delle iniziative è sempre decisamente molto inferiore che non quello delle decisioni prese dall’organo legislativo, ma le ricadute positive concernono il lavoro complessivo dell’organo legislativo e la natura stessa dei partiti.E’ importante non confondere la democrazia-diretta-moderna, con la democrazia-diretta-medioevale.
= = =
PUNTO 3
OBIEZIONE
3 – « La democrazia diretta è in contrasto con la democrazia rappresentativa »
COMMENTO :
Al contrario la democrazia-diretta-moderna “affianca e non sostituisce la democrazia rappresentantiva … e la risana” ( Andreas Auer, direttore del Centro di Ricerca sulla Democrazia diretta- professore presso l’Università di Zurigo).Altre considerazioni:
– Occorre non confondere la democrazia-diretta-moderna, con la democrazia-diretta-medioevale, nella quale effettivamente l’” Agorà” o il “Concio” dei cittadini in piazza, sostituiva l’organo legislativo.
– il voto popolare interveniene un numero limitato di volte (decisamente meno del 10%) , ma influenza beneficamente tutte le decisioni.
– la perdita del “monopolio del potere legislativo” (detento dai partiti) produce gli effetti seguenti:
A- rende i rappresentanti più liberi dai partiti ed elimina il vincolo di mandanto, che di fatto si instaura: “perché votare come vuole il partito se magari poi i cittadini possono prendere l’inziativa”? Il rappresentante resta e si sforza di restare rappresentante dei cittadini, non degenera nella forma di funzionario del partito.
B- rende più difficile il lavoro delle lobby : a loro non basta più “fare pressione e convincere il partito” ( o il suo bos).
Una ricaduta importante della democrazia diretta moderna è quindi anche la seguente :
C- risana i partiti, che restano meno sottoposti alla pressione delle lobby
= = =PUNTO 4.
OBIEZIONE4 – « Manca la mediazione : si vota solo Si o No »
COMMENTO :
Effettivamente al momento del voto popolare, le opzioni possibili sono solo SI o NO.
Ma quello è solo l’atto finale del processo decisionale, durante il quale il processo di mediazione invece è arricchito dalla presenza della possibilità che i cittadini “prendano l’iniziativa”.Infatti la democrazia diretta produce come effetto una maggiore attenzione da parte del legislatore, il quale interpella per ogni legge e preventivamente non solo le “minoranze parlamentari”, che su temi specifici potrebbero raccogliere la maggioranza dei consensi, ma anche le associazioni, i gruppi di interesse, le rappresentanze delle categorie … ecc ecc . Tutti gli organi e le entità del mondo civile e sociale che potrebbero “prendere l’iniziativa” vengono interpellate preventivamente.
La presenza di strumenti di democrazia diretta rafforza la fase di mediazione, in occasione di ogni atto legislativo sia all’interno del Parlamento (o dell’orgnano legislativo) come anche all’esterno del Parlamento.
Inoltre, se comunque i cittadini prendono l’inziativa e propongono una legge, l’organo legislativo ha la possibilità di fare una CONTRO PROPOSTA che rappresenta la mediazione possibile.
Proposta e contro-proposta, se non accettata dal comitato promotore dell’iniziativa popolare, passano entrambe al voto dei cittadini
I cittadini in quel caso possono votare:SI – NO ( a favore della proposta e contro la contro-proposta):
NO – SI ( a favore della contro-proposta).
SI – SI ( a favore del cambiamento, indifferente mente se come previsto dalla proposta o dalla contro proposta).
NO – NO ( contro il cambiamento, a favore dello stato attuale).Il caso svizzero dimostra che nella stragrande maggioranza dei casi i cittadini scelgono la contro-proposta.
= = =PUNTO 5
OBIEZIONE
5 – « Pochi influenti otterrebbero leggi (serve almeno un quorum) »
COMMENTO :
L’argomento presume che un voto popolare possa restare “ignoto” alla maggioranza dei cittadini e che “gruppi di pressione” possano mobilitare i loro adepti che, da soli, si recherebbero al voto determinando l’esito.Ovviamente il pericolo che “pochi diffondono l’informazione solo agli adepti”, va contrastato con una larga pubblicità UFFICIALE della imminenza del voto e dei suoi contenuti.
Anche per questo serve il “libretto delle votazioni”.L’esempio svizzero, dice che la spedizione a casa di ogni elettore del “libretto delle votazioni” ed il materiale di voto rende ben trasparente la votazione.
Inoltre il voto non si esplica in “una giornata”, … la domanica … ma la schede elettorali possono essere consegnate nei locali pubblici ( comune … o anche uffici di polizia … ) durante due settimane almeno di tempo.
I sostenitori della obiezione esigono, quanto meno, un ” quorum” il quale per altro snatura il voto dei partecipanti (soprattutto quando esigesse una percentuale troppo elevata), infatti il quorum:
– attribuisce il potere legislativo a chi si astiene.
– impedisce l” astensione intelligente” di chi, sentendosi impreparato sull’argomento, preferisce “fare decidere agli altri” ritenendo (correttamente) che ” è meglio non votare che sbagliarsi a votare”.Piuttosto che non un “quorum”, risulta più efficace il sistema della “doppia maggioranza” ( sempre sull’esempio svizzero), in virtù del quale il voto deve ottenere non solo la maggioranza numerica dei partecipanti al voto, ma questa maggioranza deve essere anche distribuita sulla maggioranza del territorio.
Nel caso svizzero occorre che, oltre alla maggioranza numerica degli elettori, anche nella maggioranza dei cantoni si sia ottenuta la maggioranza.
In Italia questo meccanismo potrebbe riprodursi a livello regionale.In questo modo, non sarebbe sufficiente una capacità di influenza locale, ma l’eventuale gruppo–di–pressione dovrebbe riuscire a disporre di una influenza in tutte le regioni.
= = =PUNTO 6
OBIEZIONE
6 – « E’ un – Plebiscito, ha un legame col fascismo »
COMMENTO :
I coinvolgimento dei cittadini nel processo decisionale, ha anche l’effetto positivo di “coinvolgere” i cittadini stessi e la decisione presa è rafforzata dal consenso ottenuto e dalla maggiore credibilità.Per questo anche alcuni “dittatori intelligenti”, a partire da Napoleone (che ne fu l’inventore), usarono lo strumento del “Plebiscito” che per altro non è un vero strumento di democrazia diretta, dato che l’iniziativa di chiamare al voto popolare non appartiene ai cittadini ma al governante stesso.
= = =
PUNTO 7
OBIEZIONE
7 – « Se comunque la democrazia non sarà mai “perfetta”, a cosa può servire la democrazia diretta ? »COMMENTO :
La democrazia-diretta- moderna migliora la democrazia rappresentantiva, migliora i rappresentanti, migliora il rapporto tra i rappresentanti ed i partiti, riduce il lobbismo ed i difetti dei partiti, migliora il rapporto tra i cittadini e le leggi rafforzando la credibilità delle leggi stesse e quindi il loro rispetto da parte dei cittadini, migliora i cittadini stessi e ne aumenta la coscienza sociale e la comptenza e la serietà politica, migliora la coesione sociale.
La democrazia-diretta-moderna, come tutti i sistemi politici e sociali, fa parte di quegli insiemi detti ” sistemi complessi” nei quali diversi risultati sono deteminati da diversi fattori e da loro interazioni.
La riposta di questi sistemi alle sollecitazioni è sempre di forma “probabilistica”: i risultati non sono solo “sempre l’ottimo-possibile”, ma il “probabilmente migliore”.
Può capitare che alcune persone ( soprattutto in certi contesti culturali) possano trovare difficile capire la nozione di “probabilmente migliore”, della realtà dei “sistemi complessi” e di cosa sia il “vantaggio probabile”.
La spegazione in quel caso necessita di una trattazione più che altro filosofica per la rimozione dei retaggi culturali che fanno loro attribuire valore solo alle ”verita’ assolute”, più che non una illustrazione dei vantaggi e dei possibili inconvenienti della democrazia – diretta – moderna.
Per aiutarli a capire forse (oltre alla trattazione filosofica, che spieghi cosa sia un sistema complesso, e come se ne possono misurare i vantaggi, trattazione che pare inopportuna qui), si potrebbe sintetizzare loro il tema con l’argomento:– caro amico che aspiri alla perfezione “assoluta”, supponi di soffrire a causa di una malattia, il medico ti raccomanda una medicina che ha prodotto benefici effetti in tutti i casi precedenti. La “perfezione” evidentemente sarebbe “non essere ammalati” e quindi non avere bisogno di medicine.
Ma tu prendresti la medicina o continueresti a soffrire, perchè la medicina non e’ “la perfezione”?Forse questo argomento può aiutare.
(Nel caso di cui parliamo la malattia esiste veramente e si chiama: “partitismo”, consistente nel fatto che chi legifera lo fa per il bene del partito e non per il bene della collettività. La democraazia diretta moderna dimostr di essere un rimedio efficace).Ecco qui di seguito il testo (con le modifiche nella prefazione).
Ho aggiunto anche il link al “libretto”.Come si era deciso , ho raccolto i punti in un unico testo.
https://www.meetup.com/it-IT/l-officina/messages/boards/thread/52820399#132580668
Poi lo trasferisco qui .
Non l’ ho fatto subito perche il sito era inagibile per diverse ore, ieri .
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