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5 Settembre 2018 alle 13:48 in risposta a: Informazioe LIbera e indipendente- Volantino #1085 Score: 0
Non so come mettere un .pdf nel nostro sito.
Lo metto in “quorum zero”.
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Qui sotto metto il testo anche se non risultera’ impaginato bene.
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INFORMAZIONELIBERA ED INDIPENDENTE”
Il testo originale à stato redatto con il “metodo del consenso” : cercando e trovando il consenso unanime tra chi partecipa alla discussione e informando man mano, tutti gli iscritti al forum del meetup, del consenso parziale raggiunto).
INTRODUZIONE: IL PROBLEMA
La libertà di informazione è uno dei capisaldi della democrazia. L’informazione influenza l’opinione pubblica e questa determina le scelte prese democraticamente.
L’interresse di lobby e potentati nell’influenzare l’opinione pubblica è molto elevato, anche e soprattutto dove esistono strumenti di democrazia diretta, dato che i cittadini sono chiamati ad esprimersi frequentemente. Il “Libretto delle votazioni” (strumento pubblico, gratuito e pluralista di informazione redatto dalle autorità competenti in occasione di votazioni popolari con la collaborazione delle organizzazioni per il SI e per il NO) è uno strumento indispensabile per la democrazia diretta, ma normalmente interviene quando l’opinione pubblica si è già formata.
D’altro canto l’informazione (su carta o TV) attraverso i soli propri incassi da vendite e pubblicità, non produce ricavi sufficienti e questo espone le imprese mediatiche alla esigenza di richiedere sostegni finanziari che risultano “interessati”. Secondo Robert Dahl una informazione libera ed indipendente, “non è solo parte della definizione della democrazia, ne è un requisito fondamentale”.</p>CRITERI GENERALI PER LA RIFORMA DEI MEDIA
Il problema enunciato proponiamo sia risolto seguendo i principi generali seguenti:- Sancire l’importanza di primario interesse pubblico di una informazione libera. Essa è una componente necessaria per il buon funzionamento della democrazia. L’informazione dovrebbe quindi essere vista, di principio, come un servizio pubblico di cui il “controllo qualità ” sia gestito dai beneficiari del servizio.</p>
- Stabilire che la libertà di informazione esige come condizione imprescindibile e necessaria un effettivo pluralismo delle fonti. Se e quando l’informazione è finanziata da enti privati, al cittadino serve la conoscenza dei finanziatori, la trasparenza dei finanziamenti e della loro origine. Va affermato il principio che i sistemi informativi hanno il dovere di informare prima di tutto su sè stessi, sulla proprietà, sui loro bilanci. Quando l’informazione è finanziata (anche solo parzialmente) con fondi pubblici la gestione deve coinvolgere i beneficiari del servizio vale a dire i cittadini che dimostrino di essere lettori – spettatori abitudinari ( abbonati / in regola con il canone … ecc). In questi casi cittadini eserciteranno il loro potere mediante strumenti democratici.</p>
- Riconoscere al bene “informazione” uno status differente da quello di semplice merce e quindi stabilire per le imprese mediatiche una forma di gestione con una propria esclusiva tipicità che ne garantisca l’effettiva trasparenza ed indipendenza anche finanziaria, senza controlli e condizionamenti se non quelli provenienti dal lettore/spettatore che deve essere messo in condizione di controllare e determinare la qualità della informazione.LA PARTECIPAZIONE DEI CITTADINI ALLA GESTIONE DEI MEDIA
La rilevanza sociale della informazione ci pare imponga leggi che realizzino le condizioni seguenti:
A) L’informazione finanziata con fondi pubblici va gestita e controllata democraticamente dai beneficiari del servizio: i cittadini. Questi eleggeranno gli organi direttivi dell’ente. Le elezioni (a cadenze regolari) saranno precedute da programmi e pubblicazioni grazie ai quali i nuovi candidati esporrano le loro critiche alla gestione precedente e presenteranno le loro proposte di programmi e linee editoriali future.B) Le imprese mediatiche che ricevono sussidi pubblici devono essere obbligate ad integrare nei loro organi decisionali dei “controllori” del servizio, che agiranno come al punto precedente seguendo le indicazioni espresse dai cittadini, fruitori regolari del canale di informazione. La parte privata di finanziamento del media dovrà comunque essere resa pubblica, nota e trasparente.
C) E’ ammessa l‘esistenza di imprese mediatiche che non beneficino di fondi pubblici. In questo caso il media deve rendere ben visibile e ben evidente l’elenco dei proprietari e/o finanziatori del media.
Sopra a tutto va istituito un “Organo Superiore di Servizio e Controllo della Libertà ed Indipendenza della Informazione” (OSSC), costituito da esperti indipendenti e presieduto dal Presidente della Repubblica anche a rimarcare l’analogia tra l’ indipendenza della informazione come quella della Magistratura.
L’ OSSC ha il compito di monitorare continuamente lo stato della indipendenza della informazione, segnalare risultati positivi ed eventuali carenze, rinforzare presso i cittadini la conoscenza del sistema di informazione e le capacità di controllo e di critica da parte dei cittadini stessi nei confronti del sistema informativo. Redige un rapporto annuale indirizzato alla cittadinanza e trasmesso dai media. Sostiene ed informa i rappresentanti dei cittadini negli organi di governo delle imprese mediatiche e ne controlla la regolarità delle elezioni e la libertà delle funzioni.
In sintesi
IL CDA DELLA RAI LO ELEGGANO I CITTADINI IN REGOLA CON IL CANONE !
- Questa risposta è stata modificata 6 anni, 3 mesi fa da Leonello Zaquini.
Penso che una rifelssione in proposito sia importante.
Grazie Roberto per averla iniziata.
Mi piacerebbe conoscere “dell’annuncio di voler rinnovare il sito partecipa del governo”.
Vorrei capire se immaginano :
– un sistema di democrazia diretta
oppure (coe credo piu’ probabile):
– un sistema di democrazia partecipativa.sarebbe comunque importante.
Grazie del commento Roberto,
Non ho letto il libro che citi, ma mi fa piacere che confermi la estrema sintesi, del testo che ho proposto.
Se sei d’accordo e confermi la essenza della coerenza tra i testi aggiungerei nella bbliografia il testo che hai citato:
Umbero Vincenzi «La Costituzione di Roma antica» Editori Laterza.
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Forse non serve tanto ma aggingo delle considerazioni.Quanto alla durata dell’ “esperimento” romano certo non e’ stato “eterno” , e poi va detto che anche nel corso della storia repubblicana ci sono stati alti e bassi … degenerazioni e riprese … ovviamente.
Per altro quantomeno “formalmente” si e’ trattato di 500 anni: dal 509 al 31 a.c.
Non e’ pochissimo.Molto di piu’ che non l’antica grecia.
Inoltre siccome l’impero non ha cancellato radicalmente le strutture repubblicane (pur eliminandole nei fatti, ma cnservandole nella forma), la “tadizione democratica romana” ha:
– “contaminato” ( ritengo beneficamente) le istituzioni repubblicane dei liberi comuni medioevali, tra i quali: Venezia, Verona, Milano … . Dove si usava la “democrazia diretta medioevale”.
– da quelli la “contaminazione” e’ probabilmente passata in Svizzera (1231, primo resoconto della Landsgemeinde: il “concio” o “agora'” di Verona, Venezia … ecc ecc).
– La tradizione repubblicana romana ha “contaminato” la rivoluzione francese dove e’ nata la “democrazia diretta moderna” (Costituzione montagnarda del ’93, Condorcet).
– la rivoluzione francese ha stimolato il miglioramento e la messa in pratica della democrazia diretta moderna in Svizzera.Mi pare questo il probabile “curriculum storico” della idea della democrazia diretta moderna che a me pare piu’ vicina per diverse ragioni all’esempio romano che a quello ateniese.
- Questa risposta è stata modificata 6 anni, 4 mesi fa da Leonello Zaquini.
Ritengo che in questo forum noi ci si possa trovare a discutere di:
1- Strumenti di democrazia diretta.
Nota: in questa cartella discutiamo di quali sono e come funzionano gli strumenti di democrazia diretta, vale a dire gli strumenti con i quali i cittadini possono intervenire nel processo legislativo.2- Strumenti di democrazia partecipativa.
Nota: in questa cartella discutiamo di quali sono gli strumenti della democrazia partecipativa, vale a dire quegli strumenti che consentono ai cittadini di informare i legislatori ed ai legislatri di informarsi sui bisogni e le necessita’ dei cittadini.3- Potenziamento della democrazia rappresentativa.
Nota: in questa cartella discutiamo di quali provvedimenti possono essere presi per migliorare la democrazia rappresentativa e renderla piu’ rappresentativa e meno “partitica”.4- Strumenti e problemi della democrazia, nei partiti e nelle associazioni.
Nota: in questa cartella discutiamo di tutti i provvedimenti per fa si che organizzazioni di ogni genere e tipo possano essere democratiche al loro interno.5- La democrazia in generale e nella storia.
Nota: in questa cartella discutiamo dei temi piu’ generali della democrazia e dei suoi riferimenti ed evoluzioni storiche.6- Bibliografie e resoconti.
Nota: in questa cartella riportiamo e commentiamo libri, conferenze, dibattiti publici concernenti i temi della democrazia.7- Azioni ed interventi di piudemocraziaitalia.
Nota: in questa cartella discutiamo ed organizziamo in nostri interventi, azioni pubbliche e cose da fare.8- Azioni ed interventi di altri democratici.
Nota: in questa cartella discutiamo e commentiamo interventi ed azioni pubbliche di altri democratici in Italia o all’estero, ed organzzimo nostri eventuali interventi.9- Parliamo di piudemocraziaitalia.
Nota: in questa cartella discutiamo dei problemi interni organizzativi di piudemocraziaitalia10- Il nostro forum.
Nota: in questa cartella discutiamo dei problemi interni organizzativi del forum stesso.11- Discussione generale.
Nota: in questa cartella discutiamo di qualsiasi tema possa essere di interesse e che non rientra nelle categorie precedenti.= = =
Propongo quindi di discutere la opportunita’ della creazione di queste 11 cartelle e decidere la struttura finale.Ho anche la verisione .pdf (uoaginata meglio che qui sopra) che avevo utilizzato per le spedizioni
- Questa risposta è stata modificata 6 anni, 4 mesi fa da Leonello Zaquini.
Nella lista qui sopra dimentivavo la proposta che ho fatto gia’ e ripetuto durante l’utlima riunione:
– la democrazia dirett anella repubblica Romana.
Il testo lo avevo gia’ presentato (e mi pareva anche approvato), Ricorderete che si parlava di farlo presentare ad un “esperto”.
Ho cercato l’esperto ma, sebbene avvia raccolto commenti positivi, non si e’ candidato nessuno.
Pero’ propongo che il testo si trovi sul banchetto.
Ovviamente non si tratta di “proporre di reintrodurre il sistema democratico della’antica Roma” ne’ di spaccialro come “Perfetto”.
Ma e’ un esempio interssante di:
– uso del “referrendum obbligatorio”.
ed anche:
– esecutivi collegiali.Visto che il Hlobal forum avviene a Roma mi parrebbe molto opportuno fare sapere cosa significa: SPQR.
Si, penso che sul banchetto dovrebbe esserci anche:
TESTI APPROVATI
– piu democrazia italia INTENTI
(stralcio della bozza di statuto, ultima versione corretta da Pasquale)
- Questa risposta è stata modificata 6 anni, 4 mesi fa da Leonello Zaquini.
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