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4 Marzo 2021 alle 23:04 in risposta a: Assicurare l’Iter parlamentare delle LIP (Leggi Iniziativa Popolare) #5015 Score: 0
ASSICURARE L’ITER PARLAMENTARE DELLE LIP (leggi di Iniziativa Popolare)La Costituzione italiana e la legislazione prevedono lo strumento delle Leggi di iniziativa popolare a voto parlamentare, dette anche in letteratura “Angenda di iniziativa popolare”. Purtroppo però una volta raccolte le firme ( 50 mila) la maggior parte delle leggi messe in “agenda” non solo non vengono votate dal Parlamento, ma non vengono nemmeno discusse. in 35 anni (dal 1979 al 2014) su 262 leggi 137 non sono state nemmeno discusse e delle rimanenti solo 3 sono state approvate, in quanto incorporate in leggi presentate da partiti. Il lavoro di raccolta di 13 milioni di firme da parte dei cittadini vanificato.
Richiediamo che queste leggi vengano quanto meno trattate dal Parlamento entro un certo lasso di tempo, e se questo non dovesse essere fatto allora la legge passerebbe al voto popolare.
Questa soluzione è stata già presentata nel nostro Parlamento in diverse occasioni: nel 2008 dalla Sen. Adamo ed in seguito dal Deputato D’Uva (2018). Occorre esigere l’introduzione della regola.
= = =
Proposta LZ – 04-03-2021- Questa risposta è stata modificata 3 anni, 9 mesi fa da Leonello Zaquini.
4 Marzo 2021 alle 21:22 in risposta a: Assicurare l’Iter parlamentare delle LIP (Leggi Iniziativa Popolare) #5013 Score: 04 Marzo 2021 alle 21:03 in risposta a: Assicurare l’Iter parlamentare delle LIP (Leggi Iniziativa Popolare) #5011 Score: 0Leggi di iniziative popolare, dimenticate dalla nostra politica
ricavo l’indicazione:
“Delle 260 proposte infatti, 137 (53%) non sono state neanche mai discusse in Commissione, rimanendo nei cassetti di Camera e Senato”.
Il dato si riferisce la periodo di tempo: 1979 2014.Inoltre:
“Dall’VIII Legislatura (1979) ad oggi [ 31 ottobre 2014 ]i disegni di legge di iniziativa popolare sono stati ben 260, e solamente 3 sono riusciti a completare il proprio iter legislativo (1,15%). Le tre proposte diventate leggi risalgono rispettivamente al 1983, 1992 e 2000.
Tre meglio che nulla? Si, se non fosse che tutte e tre le proposte sono diventate legge solamente perché accorpate in Testi Unificati con proposte di iniziativa parlamentare o governativa.
”= = =
INteressante anche questo artocolo che mette in evidenza che la porposta del “Referendum propositivo” includeva anche l’obbligo di trattare le LIP.( Notevole anche che l’articolo sia del FQ … che non parla MAI di DD … eccezione alla regola!).
Dall’articolo:
“Come già previsto dal testo depositato a ottobre dal deputato Francesco D’Uva, tutte le proposte di legge di iniziativa popolare dovranno essere approvate dalle due Camere entro un anno e mezzo; nel caso in cui questo non avvenga, o se le Camere dovessero approvare un testo diverso, si passerà direttamente a una consultazione referendaria con quorum al 25%, quorum dunque non “partecipativo” ma approvativo, con la facoltà di scegliere quella originaria e quella eventualmente modificata dal Parlamento”.
- Questa risposta è stata modificata 3 anni, 9 mesi fa da Leonello Zaquini.
- Questa risposta è stata modificata 3 anni, 9 mesi fa da Leonello Zaquini.
4 Marzo 2021 alle 20:32 in risposta a: Inserire strumenti partecipativi negli statuti comunali #5010 Score: 0INSERIRE STRUMENTI PARTECIPATIVI NEGLI STATUTI COMUNALI
Proponiamo che ogni cittadino possa sperimentare nel suo quotidiano la concretezza della sua partecipazione alle decisioni politiche ed amministrative della comunità in cui vive.
Riteniamo indispensabile creare strumenti partecipativi e di democrazia diretta a partire dagli enti locali. Gli strumenti di democrazia diretta possono essere:
– delibere di iniziativa popolare sia a voto popolare che consiliare.
– referendum abrogativi.
– referendum obbligatori (senza raccolta di firme) per delibere che comportino spese importanti e/o ricadute sui consiglieri stessi.Gli strumenti partecipativi, possono essere:
– assemblee cittadine, volontarie o obbligatorie.
– petizioni ed interpellanze.Le forme organizzative come anche i sistemi elettorali e decisionali devono poter essere decisi localmente.
La loro adozione e successiva sperimentazione permetterà ad altri comuni ed enti locali di estenderne l’adozione, apportando migliorie o correzioni se e quando necessario. ( Come indicato anche al punto “Federalismo”).La libertà di adozione, a livello locale, degli strumenti di democrazia sono tipici di tutti i sistemi federali. Anche in alcuni comuni italiani sono presenti strumenti di democrazia diretta ( Trentino Alto Adige, … Vignola) o sono in corso di introduzione ( Roma)
= = =
Proposta LZ 04-03-2021
MOdifica LZ 22-03-2021 ( inserendo il caso: Roma, grassetto)- Questa risposta è stata modificata 3 anni, 9 mesi fa da Leonello Zaquini.
4 Marzo 2021 alle 19:49 in risposta a: Strumenti di informazione ai cittadini nei processi decisionali #5008 Score: 0STRUMENTI DI INFORMAZIONE AI CITTADINI NEI PROCESSI DECISIONALI ( LIBRETTO INFORMATIVO … ecc,)
In occasione di votazioni popolari, per referendum o altre decisioni, vanno resi disponibili per i cittadini degli strumenti di informazione pubblici e gratuiti.
Questi strumenti devono essere redatti in modo oggettivo e neutro, in un linguaggio semplice, conciso e rispettoso delle opinioni diverse. Devono includere: informazioni generali sul tema in votazione e gli argomenti per il SI e per il NO.Questi strumenti detti anche “Opuscolo informativo” oppure “Libretto delle votazioni” hanno il vantaggio di consentire ai cittadini una informazione corretta sui temi in votazione e la maturazione di convinzioni per il voto.
Strumenti simili potrebbero anche essere usati per accompagnare la scelta nella attribuzione di preferenze e selezione di candidati.Questi sistemi di informazione sono in genere presenti nei paesi dove esistono strumenti di democrazia diretta. In Svizzera, a livello federale, il “Libretto delle votazioni, viene redatto da una commissione specifica e viene spedito al cittadino votante almeno tre settimane prima, in modo da consentire lo studio degli argomenti in votazione. Nello stato USA dell’Oregon ed in alcuni cantoni Svizzeri il “Libretto” viene redatto da cittadini estratti a sorte.
Purtroppo questo strumenti mancano in Italia ma se ne è fatto esistere un esemplare in occasione di un recente referendum ed il tema era stato discusso in Parlamento, dove il Governo si era impegnato a farlo esistere. L’impegno non è stato poi mantenuto.= = =
Proposta LZ, 04-03-2021= = =
SEMPLIFICAZIONE RACCOLTA FIRME
La procedura per la raccolta delle firme, per indire referendum o attivare leggi di iniziativa popolare, deve essere semplificata in modo da assicurare che la raccolta possa essere effettuata anche da semplici cittadini, senza costi eccessivi, presenza di certificatori, procedure burocratiche complesse.
La semplificazione della raccolta delle firme renderebbe effettivi i diritti civili e gli strumenti di democrazia diretta esistenti.In provincia di Trento e’ stata resa possibile la raccolta di firme davanti ai supermercati eliminando quanto meno la richiesta di occupazione di suolo pubblico.
E’ in itinere al Senato, dopo approvazione alla Camera, la modifica della legge 25 maggio 1970, n.352. In base alla modifica l’autenticazione delle firme risulterebbe possibile se attuata da cittadini designati dai promotori, tra coloro che siano in possesso dei requisiti previsti per lo svolgimento delle funzioni di presidente del seggio elettorale.
In Europa le ECI ( leggi di iniziativa popolare) possono essere sottoscritte mediante firme elettroniche, via rete. In Svizzera la raccolta delle firme è possibile in modo semplificato, dato che le firme vendono controllate in un secondo momento, negli uffici comunali, verificandone la corrispondenza con i dati e le firme depositate in comune
Anche la Commissione ONU per i diritti civili , dopo essere stata sollecitata, nel 2015 da attivisti italiani per la democrazia( comunicazione de 17 luglio 2015 da parte di Mario Staderini, Michele De Lucia), ha chiesto al Parlamento italiano di intervenire ( CCPR /C/127/D/2656/2015 del 28 novembre 2019) per semplificare le procedure.= = =
Testo proposto, LZ 04-03-21
= = =- Questa risposta è stata modificata 3 anni, 9 mesi fa da Leonello Zaquini.
SISTEMA ELETTORALE PROPORZIONALE.
Il sistema elettorale deve essere proporzionale: gli eletti devono essere eletti mediante preferenze (vedi punto specifico) ed in numero proporzionale alle preferenze raccolte. Questo consentirebbe una effettiva rappresentatività dell’organo legislativo. La proporzionalità dell’organo legislativo rende possibili decisioni più probabilmente vicine a quelle che sarebbero le decisioni prese dai cittadini stessi e corrispondenti agli interessi della maggioranza e quindi del bene collettivo.
L’argomento secondo il quale gli esecutivi non avrebbero poi la “governabilità”, va superato considerando che questa “governabilità” non deve e non può essere il potere di decidere cose non volute dalla maggioranza dei cittadini e non corrispondenti con il bene collettivo.
I rappresentanti quindi devono potersi esprimere liberamente e solo considerando il contenuto delle decisioni, e le conseguenze delle decisioni sulla società, non altro.La stabilità degli esecutivi va resa possibile stabilendo regole per la designazione degli esecutivi stessi (come nel punto: “Governi collegiali”) e senza che queste regole possano influenzare le decisioni degli organi legislativi dove i singoli rappresentanti devono potersi esprimere senza vincolo di mandato ma solo sui contenuti.
Sistemi proporzionali sono presenti in molti paesi. In Svizzera gli organi legislativi o i cittadini stessi possono bocciare delle decisioni degli esecutivi, senza che ne esistono conseguenze sulla stabilità dell’esecutivo: la “fiducia” agli esecutivi è definita in modo distinto e separato dal voto sulle leggi o delibere.
= = =
Proposta LZ / 04-03-21
= = =Caro Erminio,
Ho veramente difficolta’ a capire il tuo messaggio precedente.Anche se ho l’impressione che nons tai parlando del “sistema prorzionale” quanto piuttosto della necessita’ di attribuire delle preferenze.
Piu’ in particolare non capisco la frase seguente:
“La gestione di ogni singola votazione per giungere ad una maggioranza di voto diventa praticamente molto difficile se non impossibile”.Se ci sono 100 rappresentanti e piu’ di 50 votano SI quella e’ la decisione presa per la “singola votazione”. Se piu’ di 50 votano NO, quella e’ la decisione.
Non capisco cosa sia “difficile o impossibile”.Non ti pare?
C’e’ qualcosa che non capisco.3 Marzo 2021 alle 19:26 in risposta a: Referendum propositivo (da fare ripartire l’iter) #4995 Score: 1A seguito riunione del 03-03-2020 Erminio/ Giuseppe/ Leonello/ Nicola / Raffaello.
Seconda versione V2
= = =Referendum propositivo ( fare ripartire l’iter)
Si tratta di riattivare e fare proseguire il percorso legislativo del disegno di legge costituzionale : «Disposizioni in materia di iniziativa legislativa popolare e di referendum» che è stato approvato alla Camera (AC 1173), in prima lettura, ed è poi passato al Senato (A.S. 1089) ma si è fermato.
Nella versione approvata alla Camera la legge prevedeva :
– la raccolta di 500 mila firme
– la temporizzazione della risposta da parte del Parlamento e, nel caso di non accordo con i promotori, la proposta viene mandata a votazione popolare, (referendum vincolante cittadino) con quorum approvativo di partecipazione del 25%Il vantaggio principale consiste nella possibilità data ai cittadini di esercitare direttamente il potere legislativo. con proposte di legge di loro iniziativa sottoposte alla loro decisione. Nel complesso i vantaggi sono:
a- vincoli temporali del procedimento in parlamento
b- vincoli temporali per l’obbligo di indire la votazione popolare
Lo strumento legislativo disponibile ai cittadini esiste in diversi cantoni svizzeri. In Svizzera, a livello federale i cittadini possono introdurre modifiche della Costituzione.= = =
Ci impegnamo a verificare se c’è da altre parte nel mondo un sistema uguale o simile, forse in Polonia. ( Giuseppe ha dei contatti, Leonello verifica in letteratura)
.- Questa risposta è stata modificata 3 anni, 9 mesi fa da portavoce. Motivo: correzioni ortografica
Resoconto riunione 02-03-2021
Presenti: Erminio, Giuseppe, Leonello, Luciano, Nicola
= = =
Leonello presenta il metodo adottato anni addietro per redigere testi condivisi nel forum del MU “Officina democrazia”:
– testo proposto, messo come primo messaggio di una discussione.
– arrivano commenti e proposte. Nel testo proposto chi lo ha proposto integra i commenti, mettendo in evidenza le modifiche con colori.
– quando i partecipanti alla discussione erano d’accordo, veniva lanciato un messaggio a tutti gli iscritti (erano alcune centinaia).
– il processo riprende.
– quando non arrivavano piu’ messaggi di commenti , per un certo tempo, il testo era giudicato approvato.Si decide di arrivare in fretta alla redazione di tutti i testi brevi, ancora mancanti, mettendoli nel primo messaggio.
= = =
Si discute della eventualità di aggiungere altri punti, fino ad un massimo di 30.CHI – FA COSA- QUANDO.
Tutti – contribuiamo alla reazione dei testi brevi – al piu’ presto
Leonello – si occupa dei testi con attinenza alla Svizzera – entro sabato, per quanto possibile.
Tutti- diffondono inviti alla partecipazione per Sabato- entro venerdi- Questa risposta è stata modificata 3 anni, 9 mesi fa da Leonello Zaquini.
1 Marzo 2021 alle 19:42 in risposta a: Informazione libera ed indipendente come servizio pubblico #4988 Score: 0Grazie per la riunione del 01-03-21,
Ho trovato interessante e stimolante la risitnzione di Pietro:
– informazione a pioggia.
– informazione su domanda.Dal secondo punto deriverebbe la possibiita’ di configurare una rivendicazione specifica:
– attivare un servizio pubblico, a partire dal livello comunale , ( e penso utile che sia esteso ad altri livelli) che : risponda a domande su richiesta ed “informi su domanda”.
inoltre lo stesso ufficio, potrebbe / dovrebbe:
– istruire all’uso di strumenti di informazione ed alla loro gestione.= = =
Come dicevo nella runione, sempre nel MeetUp “Officina demcorazia si era discusso ed approvto un testo che, anche se pensato in generale per altri servizi pubbici, potrebbe essere applicato ai servizi pubblici per la gestione dell’informazione.Qui il socumento finale, nel quale si descrive il CQ ( Comitato di Qualità) a cui accennavo drante la runione:
Fai clic per accedere a Officina_ServiziEfficienti%20v%2020130504.pdf
27 Febbraio 2021 alle 17:45 in risposta a: Referendum propositivo (da fare ripartire l’iter) #4975 Score: 2Trasferisco qui il resoconto fatto da Nicola (ppresente nella chat).
= = =
Dalla riunione di oggi, è uscito quanto segue.
Non è definitivo, ma è sicuramente un inizio.1- Si tratta di fare riattivare il percorso che si è fermato alla camera dopo il passaggio al senato, in prima discussione (da riverificare il percorso), che è cmq, già stato votato in modo positivo.
– il quorum di sottoscrizione è di 500000, come sempre
– Prevede una temporizzazione di risposta da parte del parlamento e nel caso di non accordo con i promotori la proposta viene mandata a referendum vincolante cittadino con quorum approvativo di partecipazione è del 25% + 12- i vantaggi sono:
a- vincoli temporali del procedimento in parlamento
b- vincoli temporali per l’obbligo di indire il referendum
c- percorso costituzionale vincolante per l’espressione della volontà dei cittadini.3- da verificare se c’è da altre parte nel mondo un sistema uguale o simile, forse in Polonia.
C’è una cosa simile in Svizzera, da verifica.Organizzare il lavoro successivo di:
1- definizione dettagliata del punto:
non c’è molto da fare perché c’è già in parlamento la proposta, occorre cogliere l’opportunità.2- spingere il parlamento a riattivare l’iter trovando persone in parlamento ora, che facciano mettere in calendario l’ITER del referendum.
3- I contatti possibili : l’on. Riccardo Magi ha già depositato e messo in calendario la proposta per parlare dell’Iter, ma slitta sempre causa emergenza.
C’è anche Fraccaro che è il propositore, da sentire.Ripeto le fasi che mi risulta avessimo deciso di seguire ( anche per quelli presenti in questa chat, che non avessero seguito la fase iniziale del lavoro):1- raccogliere i punti.
2- classificarli.
3- descriverli almeno in modo sintetico.4- raccogliere i punti descritti in modo sitentico in un unico documento.
5- discutere e decidere i metodi di realizzazione dei punti, anche presupponendo che potranno essere diversi a seconda dei contenuti dei punti.
6- diffondere i punti, approfondirne la descrizione e lo studio ed attivare i metodi di realizzazione.Questo, mi risulta, era il programma ( correggimi / correggetemi se sbaglio).
In realtà gia’ durante le discussioni in rete sui diversi punti, si e’ manifestato il fatto che il punto 5 si impone alla discussione.Per questo nel forum è aperto un tema di discussione in proposito.
Suggerisco di inserire le considerazioni e le riflessioni in merito al punto 5 in quel tema del Forum.Ecco la descrizione sul “Come” attuare il cambiamento.
Come vedete sono considerazioni molto generali, dato soprattutto che i punti stessi sono ancora in fase di definizione.https://www.piudemocraziaitalia.org/forum/topic/come-fare-progredire-la-democrazia/
In una chat, di parlava a proposito dei punti di cambiamento ed i modi della loro implementazione.
Per cui si parlava di questo tema di discussione nel Forum,
= = =Mi pare che il lavoro che stiamo facendo abbia gia’ previsto quella discussione sul “come realizzare i punti”.Ripeto le fasi che mi risulta avessimo deciso di seguire ( anche per quelli presenti in questa chat, che non avessero seguito la fase iniziale del lavoro):
1- raccogliere i punti.
2- classificarli.
3- descriverli almeno in modo sintetico.e fin qui ci siamo arrivati: il punto 3 e’ in corso.
Poi mi risulta si fosse deciso di:4- raccogliere i punti descritti in modo sitentico in un unico documento.
5- discutere e decidere i metodi di realizzazione dei punti, anche presupponendo che potranno essere diversi a seconda dei contenuti dei punti.
6- diffondere i punti, approfondirne la descrizione e lo studio ed attivare i metodi di realizzazione.Questo, mi risulta, era il programma ( correggimi / correggetemi se sbaglio).
In realtà gia’ durante le discussioni in rete sui diversi punti, si e’ manifestato il fatto che il punto 5 si impone alla discussione.Per questo nel forum è aperto un tema di discussione in proposito.
Suggerisco di inserire le considerazioni e le riflessioni in merito al punto 5 in quel tema del Forum (nelle “chat” le considerazioni si perdono e poi sono “luoghi segreti”, mentre il forum e’ pubblico: lo legge anche chi non e’ iscritto).Ecco la descrizione sul “Come” attuare il cambiamento.
Come vedete sono considerazioni molto generali, dato soprattutto che i punti stessi sono ancora in fase di definizione.https://www.piudemocraziaitalia.org/forum/topic/come-fare-progredire-la-democrazia/
Trasferisco qui dei commenti in risposta a degli argomenti e considerazioni espresse da Erminio in una chat (quella di Polis Etica).
Invito Erminio a trasferire anche qui il suo messaggio, mi permetto solo di sintetizzarlo: Erminio ritiene che l’unanimità sia ” È un ottimo auspicio ma non può essere un requisito obbligatorio per decidere”.Condivido anche io questa sua impostazione, ed ho risposto nel modo seguente:
Stiamo discutendo di qualcosa a monte del problema specifico della frase sul come introdurre il federalismo, stiamo imparando a condurre discussioni tra di noi e prendere decisioni.
Le discussioni contribuiranno a migliorare i nostri testi .Se qualcuno dice : “A” e qualcun altro propone ” B” , diamo per scontato che entrambi abbiano qualche ragione. Quindi se discutendo espongono le loro ragioni e trovano una soluzione oppure un ” C” che li soddisfa entrambi, allora quella soluzione o quel “C ” e’ probabilmente la soluzione migliore, ed avra’ maggiore probabilita’ di convincere i lettori futuri.
Quella la soluzione la si riesce a trovare solo discutendo e cercando un accordo.
Per esempio nel Forum Guido ci scrive di trovarsi d’ accordo con una delle considerazioni che avevo fatto proponendo di togliere la frase:
– la frase sulla costituente andrebbe ripetuta in tutti i punti che implicano una modifica della costituzione.
Questa considerazione ci scrive che lo induce ad approvare la proposta di togliere la frase che verra’ esposta in un documento specifico sul ” come ottenere il cambiamento”.
Guido ed io abbiamo trovato il consenso.Ma fare questo e trovare il consenso puo’ richiedere molto tempo.
Per questo, approvo l’ idea per cui dopo avere cercato il consenso , se non lo si trova si passa al voto : anche l’ ” A” e “B” o il ” C” che otterra’ la maggioranza avra’ la maggior probabilita’ di essere la scelta migliore.
===
Detto questo.
Vedo in dettaglio il tuo argomento. Nel messaggio che segue.I motivi che ritengo validi per togliere la frase dalla descrizione ” abstract ” del punto sono diversi:1- le descrizioni e’ opportuno che si limitino a descrivere il punto.
2- i modi per ottenere il cambiamento dovranno essere trattati a parte. In questo modo la loro trattazione sara’ piu’ efficace, visto anche che esistono gruppi di democratici che mirano alla difesa della costituzione. Occorrera’ convincerli con argomenti idonei.
3- l’ argomento della Costituente dovrebbe essere presente e ripetuto in tutti i punti che richiedono il cambiamento della costituzione .
Per il punto 2, condivido la opportunita’ di conoscere il meglio possibile il pensiero di quei gruppi. Io conosco alcuni attivisti, via FB.
Tra di noi chi li conosce meglio e’ Luca Raiteri.
Non so se e’ in questa chat.Trasferisco i miei messaggi anche nel Forum.
Grazie Guido del tuo commento,
Mi pare che ci intendiamo.Non avevo letto il tuo mesaggio ed ho risposto ad un messaggio di Erminio in una chat.
Dove cercavo di spiegare meglio l’argomento.
Erminio temeva che noi non si volesse trattare l’argomento: e’ invece proprio il contrario, si tratta di trattarlo per l’insieme dei punti e nel modo piu’ dettagliato e argomentato possibile.
Qui di seguito l’essenza del mio messaggio, che e’ anche la proposta a trattare l’argomento per i punti che lo implicheranno.
In sintesi scrivevo:
= = =I modi di rivendicazione ed implementazione dei diversi punti saranno oggetto di riflessioni specifiche.Se teniamo gli argomenti separati:
– punto.
– modi di realizzazione.li trattiamo meglio.
= = =
Cari amici,
Ho letto le vostre due versioni e mi paiono sostanzialmente buone, e per me accettabili.
Apprezzo la precisazione sugli aspetti fiscali, che mi pare migliorino il testo precedente.Ho un solo commento / raccomandazione da fare alla quale mi pare di dover attribuire una certa importanza. La frase:
” è auspicabile che l’introduzione del Federalismo, come ogni modifica costituzionale di rilievo, siano il frutto del lavoro di una Costituente”
La condivido nel contenuto, ma suggerisco di toglierla da questo testo.
Le ragioni sono le seguenti:
– in questi testi parliamo / descriviamo le proposte,
– il tema “come rivendicarle ed attuarle” sara’ trattato in seguito ed a parte, non in questi testi.
– il mettere questa precisazione in questo testo potrebbe ridurre la condivisione della proposta da parte di chi non condividesse il metodo di rivendicazione del punto .( esempio : i gruppi toscani che “Difendono la Costituzione”).
– di proposte che implicano delle modifiche della costituzione ce ne sono parecchie tra lle 27, dovremmo mettere la stessa frase in tutte le loro descrizioni.= = =
Ho anche altri piccoli commenti da fare ai due testi (molto simili tra di loro) ma ritengo che questo sia il piu’ importante.Gli altri commenti, eventualmente, li elenchero’ in seguito.
V3
= = =FEDERALISMO
Il federalismo si basa sul «principio di sussidiarietà» consistente nel decidere localmente tutto ciò che è possibile e centralmente solo ciò che non può essere deciso localmente ( esercito … , gestione di autostrade … ecc.). Intendiamo che il principio di sussidiarietà debba essere applicato a partire dal più basso livello, al limite dal singolo cittadino, coerentemente con le decisioni da prendere.
L’autonomia degli enti federati non esclude l’aiuto reciproco ed il sostegno anche finanziario tra comuni, cantoni, regioni, … ecc. stimolare la crescita ne rispetto delle differenze
Proponiamo un federalismo che stimoli la srescita nel rispetto delle differenze garantendo il benessere in ottemperanza dei diritti fondamentali garantiti dalla Costituzione.
stimolare la crescita ne rispetto delle differenze la crescita ne rispetto delle differenze
Presenta il vantaggio di distribuire il potere e quindi favorire la partecipazione dei cittadini nelle decisioni e con ciò favorisce e migliora la democrazia. Inoltre la distribuzione del potere rende più difficile l’azione alle lobby.
Un ulteriore vantaggio del federalismo consiste nella possibilità di sperimentare strumenti e soluzioni. Ad esempio nei cantoni Svizzeri ogni cantone (spesso delle dimensioni di una provincia italiana) ha non solo una propria legislazione, ma anche una propria Costituzione. Nel prendere decisioni e fare scelte si guarda con attenzione all’esperienza dei cantoni che le hanno adottate e che spesso sono cantoni vicini e conosciuti. Si adottano le soluzioni che hanno dimostrato di presentare vantaggi, si rifiutano o si correggono quelle che hanno presentato inconvenienti.Il federalismo, venne copiato dai costituenti americani che si ispirarono a norme sviluppate dalla tribù degli Irochesi, è oggi molto diffuso in molti stati del mondo.
Versione 2, a seguito dell’incontro del 24-02-20 eiunione del pomeriggio.
= = =
FEDERALISMO
Il federalismo si basa sul «principio di sussidiarietà» consistente nel decidere localmente tutto ciò che è possibile e centralmente solo ciò che non può essere deciso localmente ( esercito … , gestione di autostrade … ecc.). Intendiamo che il principio di sussidiarietà debba essere applicato a partire dal più basso livello, al limite dal singolo cittadino, coerentemente con le decisioni da prendere.
L’autonomia degli enti federati non esclude l’aiuto reciproco ed il sostegno anche finanziario tra comuni, cantoni, regioni, … ecc
Presenta il vantaggio di distribuire il potere e quindi favorire la partecipazione dei cittadini nelle decisioni e con ciò favorisce e migliora la democrazia.
Inoltre la distribuzione del potere rende più difficile l’azione alle lobby.
Un ulteriore vantaggio del federalismo consiste nella possibilità di sperimentare strumenti e soluzioni. Ad esempio nei cantoni Svizzeri ogni cantone (spesso delle dimensioni di una provincia italiana) ha non solo una propria legislazione, ma anche una propria Costituzione. Nel prendere decisioni e fare scelte si guarda con attenzione all’esperienza dei cantoni che le hanno adottate e che spesso sono cantoni vicini e conosciuti. Si adottano le soluzioni che hanno dimostrato di presentare vantaggi, si rifiutano o si correggono quelle che hanno presentato inconvenienti.Il federalismo, venne copiato dai costituenti americani che si ispirarono a norme sviluppate dalla tribù degli Irochesi, è oggi molto diffuso in molti stati del mondo.
24 Febbraio 2021 alle 13:44 in risposta a: Educazione civica alla democrazia ed alla partecipazione #4958 Score: 0Grazie Luca, ( Luca Vinti). La precisazione della frase che hai aggiunto mi pare utile ed importante.
Secondo i miei calcoli questa tua del messaggio precedente risulta il testo della:
= = =
Versione V11
EDUCAZIONE CIVICA ALLA DEMOCRAZIA ED ALLA PARTECIPAZIONE
= = = -
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