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Conoscere per deliberare è uno slogan datato ma sempre verde.
Il vecchio problema è sempre a chi giova?
La politica dei partiti è particolarmente predatoria perché il voto lo si ottiene dando qualcosa in cambio che deve essere nelle possibilità, e aggiungo agevole possibilità, di chi ottiene la maggioranza in base alle promesse del voto di scambio.
Da qui la necessità del sistema maggioritario nel quale il bacino da accontentare è sempre vicino alla metà e gli altri saranno le prede.
Lo so che sono pessimista ma è evidente che se fai politica a favore di una parte del popolo conoscere e accontentare le esigenze dell’altra metà del popolo è secondario.
La democrazia dovrebbe soddisfare le esigenze della larga parte del popolo e coinvolgerlo nella decisione, tramite i suoi rappresentanti, da qui tutta questa smania di maggioritario e di governo che decide più del parlamento indica chiaramente la malattia.
Tornando al tema se la decisione è di parte la conoscenza sarà manipolata per avere ragione nel prendere decisioni a favore della parte di riferimento.
Secondo me la politica attuale è tutta una truffa, sono solo affari. ®️
- Questa risposta è stata modificata 5 anni, 2 mesi fa da Roberto.
Non vedo errori di battuta, quindi sei riuscito a modificare?
Notte…
Ecco il documento nella forma terminata durante la riunione. Ho messo in piccolo le procedure, anche se interessanti, per lasciare in evidenza il pensiero che volevo trasmettere.
Forse negli ultimi cambiamenti sarà scappato qualche errore, ma lo correggeremo.
Oggi discuteremo sull’ultima versione completata e riscritta per una più facile lettura.
Condensare idee che andrebbero digerite nel tempo in una pagina non è il massimo ma se almeno tra di noi ne parliamo ci faremo un’idea da presentare e successivamente espandere con maggiore autorevolezza.
In attesa di qualcuno con cui discutere l’argomento ho provveduto a completare lo studio dell’argomento.
La partecipazione a livello nazionale è parecchio complicata ma non impossibile con le recenti tecnologie per l’identificazione ed esistono software di tutti i tipi che possono servire.
Trovo che dei gruppi di lavoro con incontri fisici sono un ottimo sistema per rendere tangibile il lavoro per migliorare, anche con la mediazione, le proposte alternative.
Ora telegram mi da problemi ma metterò sul gruppo la proposta appena possibile.
Credo che hai ragione.
Propongo una visione intermedia: usare la partecipazione anche per attivare e formare le LIP.
La raccolta firme sul sito di partecipa usando SPID semplifica e rende rigorosa la raccolta.
I commenti potrebbero essere a semplice iscrizione ma per colpa della massa di spam e fake credo si dovrà passare presto a SPID per tutti.
Questi sistemi a livello nazionale debbono servire per proposte semplici sui principi generali in modo da formare leggi come quelle che riguardano le competenze delle regioni.
Le leggi sui principi generali sono simili a quelle costituzionali, che. riguardano le regole fondamentali della nostra democrazia.
Per questi motivi spesso non sono eccessivamente tecniche e possono essere le più partecipate.
Ecco perché le eccezioni, quando una proposta contrasta con la legge esistente e quindi andava prima modificata.
Io ho il libro di Umbero Vincenzi «La Costituzione di Roma antica» Editori Laterza.
Sostanzialmente dice le stesse cose del testo proposto.
L’essenziale è l’educazione dei giovani alla pro re pubblica un codice etico che controllava la corruzione, ma anche le leggi servivano a limitare la possibilità della presa di potere incondizionato.
La libertà vista come libertà dalla tirannia è in difesa del popolo romano perché già allora gli eletti operavano per la res pubblica e rappresentavano tutto il popolo romano.
Peccato che non è durata a lungo anche se tutto questo serviva per avere un esercito potente e disciplinato, a vincere battaglie ed accumulare ricchezze.
Noterete la barra di gestione delle discussioni che comprende il voto up o down.
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